Un tagliando prezioso quanto un biglietto della lotteria. Per chi abita negli stretti vicoli del centro storico, e soprattutto per chi invece vive altrove, il pass per...
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GLI OCCHI ELETTRONICI
Controlli che se da un lato certificano l'impegno della polizia municipale, rischiano al contempo di essere persino tardivi a distanza di quasi quindici anni dal varo della Ztl istituita con la ordinanza 2298 del 24 maggio 2006. Il contatore dei permessi rilasciati dal settore Mobilità ha raggiunto quota 6.000, numero che appare sproporzionato rispetto alla reale consistenza dei residenti. Un volume probabilmente gonfiato da quanti, per distrazione o calcolo strumentale, non riconsegnano la tessera al decadere dei requisiti per il beneficio. Ovvero: risiedere o essere domiciliati all'interno del perimetro della Ztl, svolgere la professione di medico o artigiano, essere ministro di culto e poche altre categorie autorizzate. Una valida mano potrebbe arrivare dalla lungamente attesa attivazione delle nuove telecamere ai quattro varchi principali del centro che però è ancora di là da venire. Il motivo, insieme alle resistenze di alcune categorie che vedono l'accensione degli occhi elettronici come un infausto deterrente all'arrivo di avventori, è legato proprio alla «esplosione» dei permessi nel corso degli anni che rende inattuabile il sanzionamento automatico dei passaggi. In mancanza di una accurata verifica dello stato di fatto, anche la capacità delle telecamere di leggere le targhe in tempo reale e segnalare quelle irregolari diventa inutilizzabile. Fondamentale sarà una integrale azione di bonifica che faccia punto e a capo dei permessi rilasciati. È quanto auspica la polizia municipale: «Per venire a capo di una situazione fattasi di anno in anno più intricata, la soluzione migliore è la restituzione di tutti i pass con contestuale emissione di nuovi permessi a duplice firma del settore Mobilità e della polizia municipale - spiega Del Gaudio - Solo ricostituendo una white list aggiornata si potrà operare un reale e rapido controllo dei veicoli autorizzati con benefici sia in termini di viabilità che di decoro urbano». Un obiettivo indicato anche dal numero uno dei vigili urbani Fioravante Bosco nel consuntivo del primo anno alla guida della polizia municipale. Il tema della sosta in centro storico peraltro è stato causa anche di qualche recente frizione tra il comitato di quartiere e i vigili a causa delle rimozioni effettuate in via Borgia nei pressi della prefettura. Caso che potrebbe presto rientrare dopo una accesa corrispondenza tra le parti e qualche invettiva pubblica: sono annunciati infatti provvedimenti che consentiranno la sosta ai residenti sul lato opposto al palazzo del Governo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino