Anche Borges è stato umano

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E’ troppo esclusivo o artificiale nella sua ingegnosa arte in miniatura”. Così il giudizio del presidente pro-tempore del Comitato del premio, Anders Osterling, dell’Accademia di Stoccolma, su Jorge Luis Borges. Chiariamoci, il Nobel ha sempre preso delle sviste clamorose e i grandi scrittori da Borges a Roth passando per Céline e Joyce sono ancora immortali anche senza il premio, che avrebbe aggiunto poco alla grandezza dei loro libri. Solo che Borges ci teneva, e allora le cose cambiano. I desideri di uno scrittore-mondo andrebbero accontentati. Uno scrittore che invecchiò bene non essendo stato mai ragazzo e che morì come desiderava: tutto intero, ma non ebbe il premio che voleva. Forse, quel premio, doveva essere un punto concreto tra le sue allucinazioni che continuavano “Le mille e una notte”, Shakespeare, e Dante, i labirinti e gli specchi; troppo per tutti, persino per Borges.  
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Il Mattino