Il corpo di Brera

Il corpo di Brera
Togliete le agende di Gianni Brera ad Antonio D’Orrico. Non vogliamo sapere se Mario Soldati gli scroccava le cene, se aveva l’emicrania o se toccava il culo alle...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Togliete le agende di Gianni Brera ad Antonio D’Orrico. Non vogliamo sapere se Mario Soldati gli scroccava le cene, se aveva l’emicrania o se toccava il culo alle cameriere. Oggi tutto diventa gossip e il rischio di far leggere quelle agende a uno come D’Orrico è che le trasformi in pomeriggio di Barbara D’Urso. Tra l’altro, molti di quelli che hanno letto il critico del “Corriere della Sera” non hanno mai letto Brera e la confusione aumenta. Il risultato è un brerismo ubriaco, una confusione che bordeggia gli spigoli delle porte d’albergo. Ci sono due antologie dei pezzi di Brera: una curata da Gianni Mura, l’altra da Angelo Carotenuto, usatele come introduzione, e poi cercate i suoi libri ma non le pagine di un voyeur che diventano inciucio. Brera è complesso, una figura enorme, scrittore raffinato e difficile, persino filosofo, oltre che cronista di sport. Era un isolato, a suo modo, non ne facciamo un personaggio, lasciamolo continuare ad essere quello che è stato: una figura dispari. Un rude passaggio tra due ali di folla pettinata. 
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino