Nel bosco di Capodimonte rivivono le Quattro giornate

Nel bosco di Capodimonte rivivono le Quattro giornate
Settantacinque anni dopo il ricordo delle Quattro Giornate è ancora vivo a Napoli. La cacciata dei tedeschi che, dopo aver dichiarato lo stato di assedia tentavano la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Settantacinque anni dopo il ricordo delle Quattro Giornate è ancora vivo a Napoli. La cacciata dei tedeschi che, dopo aver dichiarato lo stato di assedia tentavano la ritirata dall'Italia occupata portandosi via gli uomini, viene ricordata ogni anno in diversi modi e in diversi momenti. L’Associazione Amici del Real Bosco di Capodimonte in collaborazione con l’Aeronautica Militare ha deciso di tener viva la memoria proprio a Capodimonte dove si svolse una parte della battaglia: nella sera del 27 settembre i napoletani riuscirono a impedire ai tedeschi di minare il ponte della Sanità dividendo in due la città. 


Fatti ricostruiti dal libro che sarà presentato domani alle 9,30 nell'auditorium del Museo di Capodimonte  "Prima dell’Oblio. Le Quattro Giornate a Capodimonte e l’aviere ritrovato" di Carlo Verde, Pietro Riccio, Sara Cucciolito, Paola Verde, edito dalla Rivista Aeronautica. Gli autori sono riusciti a raccontare, sulla base di documenti d’archivio e di testimonianze dell’epoca, i fatti del settembre 1943 che portarono alla fucilazione di tre uomini e un ragazzo  in seguito alla morte di un soldato tedesco. Fino al 2013 si conosceva, infatti, soltanto l’identità di due caduti: Salvatore Palumbo ed il figlio Ciro perché originari del quartiere, mentre erano rimasti ignoti i nomi di Gaetano Rescigno di Castel San Giorgio e l’Aviere Scelto Angelo Ciòrciari di Sanza. 
Poi partirà la rievocazione storica, di quei fatti, narrati nel libro per la quale saranno utilizzati figuranti in costume e mezzi militari d’epoca. Per tutta la giornata nell'area della Porta di Mezzo del bosco ci sarà una mostra degli automezzi e dei figuranti con un simulatore di volo e saranno allestiti tanti stand espositivi.
Una passeggiata a Capodimonte, dunque, permetterà di godere delle bellezze del bosco e del museo e contemporaneamente avvicinarsi a un momento indimenticabile della storia della città. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino