E' un felice momento per il Napoli, che pressa sulla Roma ed è arrivato appunto a una lunghezza dai giallorossi e dal secondo posto. Undici vittorie esterne, i 100 gol...
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Eppure...
Eppure c'è chi semina dubbi. Purtroppo non soltanto dall'esterno, ma anche dall'interno. Non si capisce perché Sarri parli tanto di quello che dovrà (dovrebbe) avvenire a fine stagione; sembra, a volte, che non aspetti che una "resa dei conti" con De Laurentiis, evidentemente ancora turbato da quanto il presidente disse dopo la partita a Madrid. E' vero, non si può passare sopra a certi giudizi con una stretta di mano e parole al miele, pronunciate a distanza di tempo.
C'è qualcosa che ci sfugge. O forse no. In fondo, Sarri ebbe lo stesso atteggiamento un anno fa ma allora c'era da rifare il contratto, con un cospicuo aumento di stipendio. Stavolta no. Il contratto c'è. E allora il tecnico punta a un ulteriore incremento dei guadagni? O vuole la certezza che restino i campioni. Ma chi, in assoluto, può darla? Se c'è chi arriva e paga le clausole o fa un'offerta irrinunciabile per un bravo ma trentenne calciatore come Mertens, cosa si può fare visto che il Napoli si regge su diritti televisivi e introiti da cessioni?
Mi auguro che arrivi davvero il Chiarimento tra De Laurentiis e Sarri (sì, la C è maiuscola come quella della Champions perché è importante che vi sia e in tempi brevi) perché con le commedie ci si diverte poco. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino