Apparentamenti con i gruppi indipendenti è guerra tra Zinzi e Marino

Apparentamenti con i gruppi indipendenti è guerra tra Zinzi e Marino
I candidati sindaco Carlo Marino, per il centrosinistra, e Gianpiero Zinzi, per il centrodestra, si stanno preparando per il turno di ballottaggio. I contatti dei due sono...

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I candidati sindaco Carlo Marino, per il centrosinistra, e Gianpiero Zinzi, per il centrodestra, si stanno preparando per il turno di ballottaggio. I contatti dei due sono soprattutto con gli altri candidati sindaco, si tratta di Pio Del Gaudio, Raffaele Giovine, Romolo Vignola (i tre hanno conquistato seggi nel consiglio comunale), Errico Ronzo e Ciro Guerriero. Del Gaudio aveva lanciato il giorno dopo le elezioni il tavolo dei candidati civici a cui potessero sedere i candidati non coinvolti direttamente col ballottaggio affinché decidere insieme se aderire al progetto di Zinzi oppure di Marino.



Intanto Del Gaudio ha già incontrato, anche se in maniera informale, Vignola e Ronzo e presto si confronterà anche con Giovine. L'ex sindaco sta ricevendo pressioni dall'europarlamentare della Lega, Valentino Grant, affinché appoggi Zinzi ma anche dal centrosinistra pro Marino ma Del Gaudio ha spiegato: «Prima devo parlare con i candidati sindaco e con i candidati delle mie liste e poi deciderò». In campo a sostegno di Marino c'è anche il governatore Vincenzo De Luca che ha mobilitato tutti i consiglieri regionali casertani della sua coalizione, da Gennaro Oliviero, Giovanni Zannini, al consigliere delegato Luigi Bosco e all'assessore Nicola Caputo, affinché Marino risulti vincente.

Il polo civico Città futura che ha sostenuto Del Gaudio ha elaborato un documento programmatico sul quale verificherà quali potranno essere gli impegni che i due aspiranti a sindaco assumeranno. «Riteniamo che il prossimo sindaco - si legge dal documento - non possa prescindere da quelli che erano e sono i punti fermi del nostro programma amministrativo che deve essere stilato a cinque anni. Il prossimo sindaco di Caserta, così come abbiamo fatto noi, deve assumersi la responsabilità di guidare la città fino alla scadenza naturale del mandato senza lasciarsi ingolosire da appuntamenti elettorali come le politiche o le regionali».

I temi su cui la coalizione chiede un impegno dei candidati vanno dalla ristrutturazione della macchina amministrativa, chiusura di tutti i rapporti con i concessionari e quindi creazione di società in house per la gestione dei servizi, le tematiche ambientali, prima tra tutte la questione delle cave, delocalizzare la realizzazione del biodigestore da Ponteselice, la realizzazione del progetto del parco urbano all'interno del Macrico, passando per la valorizzazione dei beni monumentali attraverso un'operazione di marketing territoriale.


La coalizione che ha sostenuto Giovine si riunirà stasera e, per domani mattina, sarà anche ufficializzata la posizione del movimento Caserta decide su quale candidato far convergere i voti. La previsione è che la coalizione di Giovine possa appoggiare Marino perché si tratta di un'area politica di sinistra, però, anche in questo caso il sindaco uscente dovrà confrontarsi sui temi cari a Caserta decide che sono: Macrico verde e ambiente, beni comuni, politiche educative e sociali, reddito, mobilità sostenibile, accoglienza e inclusione.

Marino punta alla vittoria al ballottaggio perché ha affermato: «Sono convinto che Caserta non si lega e che voterà l'unico vero casertano in campo. Mentre la destra è spaccata anche a livello nazionale, noi del centrosinistra abbiamo confermato la nostra unità, abbiamo già vinto a Napoli, Bologna e Milano e ci siamo aperti alle forze civiche. C'è chi va nei quartieri difficili il giorno prima del voto a incontrare fidati amici e chi come noi sceglie di tornare tra la gente in maniera trasparente. Sui temi programmatici ci sono punti in comune con gli elettori di Giovine, Vignola, Del Gaudio e Ronzo ma anche con il Movimento 5 stelle. E poi è chiaro dalle urne che i moderati non votano Zinzi, questa è la realtà. Il 70% dei casertani non vuole un governo a trazione Lega in città». L'apertura di Marino è anche al Movimento 5 stelle che al primo turno ha deciso di non partecipare alla competizione elettorale con una propria lista ma neppure appoggiando uno dei sette candidati.

Il M5s ha raccolto l'invito di Marino a dialogare e il parlamentare pentastellato Agostino Santillo ha affermato: «Su Caserta è in corso una valutazione sulla scia di quanto accadrà in altre realtà similari. C'è una linea tracciata da Giuseppe Conte molto chiara: di sicuro non possiamo convergere sul centrodestra. Nondimeno, il M5s non si arroga alcuna presunzione di spostare pacchetti di voti qui e lì. I cittadini conoscono bene volti e programmi e sapranno bene come scegliere. Di certo il popolo pentastellato terrà conto della predisposizione al dialogo e soprattutto della volontà di portare avanti dei punti programmatici per noi indispensabili. È chiaro che chi vuole dialogare con noi e guardare all'elettorato del Movimento, deve sapere che la cosa più importante per noi sono i principi di governo e la necessità di portarli avanti». Le priorità per il M5s su cui avviare un dialogo con Marino sono i temi dell'ambiente, reddito minimo di inserimento e politiche del lavoro.



Anche Zinzi si sta muovendo contattando gli altri candidati sindaco e potrebbe incassare l'appoggio di alcune liste che sono state in campo a sostegno di Del Gaudio ma anche di Vignola come la lista Io firmo per Caserta, mentre il movimento Speranza per Caserta potrebbe decidere, come già accaduto cinque anni fa, di non schierarsi. Zinzi in una diretta sul suo profilo social ha stigmatizzato il comportamento del governatore De Luca che starebbe effettuando telefonate per spingere a sostenere Marino e rivolgendosi agli altri candidati a sindaco Giovine, Vignola e Del Gaudio ha affermato: «Giustamente in queste ore candidati e forze che non sono arrivati al ballottaggio stanno riflettendo sul da farsi. Mi sembra però naturale che chi ha definito la giunta Marino un comitato d'affari, chi lo ha accusato di condannare a morte gli alberi di via Unità Italiana, chi ha duramente protestato contro il biodigestore, non possa sostenerlo. Vorrebbe dire tradire la fiducia dei propri elettori. Come ho già detto, noi non intendiamo intavolare alcuna discussione su poltrone, incarichi e consulenze, come invece sta provando a fare il sindaco uscente e la potente macchina regionale alle sue spalle. Quello che proponiamo è un accordo sui contenuti, dando la priorità nella nostra azione amministrativa ai punti programmatici in comune, a cominciare naturalmente dal blocco della costruzione del biodigestore. E lo diciamo qui, davanti a tutti, alla luce del sole. Un patto per mandare a casa questa giunta e cambiare davvero Caserta».
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Il Mattino