Biblioteca negata a Caserta, la protesta degli studenti è video

Biblioteca negata a Caserta, la protesta degli studenti è video
Quello che ormai a tutti gli effetti è diventato un «caso biblioteca comunale» continua a far discutere cittadini e politica. ...

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Quello che ormai a tutti gli effetti è diventato un «caso biblioteca comunale» continua a far discutere cittadini e politica.


I due più grandi ed urgenti problemi che hanno portato di fatto ad un progressivo spopolamento della struttura di via Laviano, sono ad oggi ancora irrisolti. Si tratta degli orari di fatto insufficienti a soddisfare quelle che sono le normali esigenze degli studenti universitari poiché lasciano aperto l'unico luogo di cultura e di studio presente in città solo la mattina ed una manciata di ore il pomeriggio, ma solo nei giorni pari.
 
E se da un lato gli orari sono tutt'altro che appropriati ad una biblioteca, l'assenza di un impianto di climatizzazione funzionante peggiora ulteriormente la già critica situazione. Nei giorni scorsi tanto si è detto ma poco si è fatto per risolvere il problema, tanto che ancora oggi gli orari sono invariati e delle riparazioni alle perdite all'impianto di climatizzazione non se ne parla neppure.


Cittadini e consiglieri comunali, però, si sono attivati. Un video di sensibilizzazione è già stato diffuso tramite web da alcuni studenti e dai volontari del comitato per la biblioteca comunale. I consiglieri comunali Matteo Donisi e Antonello Fabrocile, invece, hanno presentato una interrogazione per chiedere al sindaco come mai gli uffici comunali non abbiano adempiuto al cambiamento degli orari così come votato all'unanimità con una mozione dello stesso Donisi presentata nel consiglio comunale del 7 marzo scorso. Proprio Donisi tra l'altro ha elaborato un documento che sarà veicolato già da questa mattina per essere sottoscritto e, poi, portato all'attenzione del sindaco Carlo Marino: «Spesso la società si autorganizza anticipando la legge e questa si trova a inseguire per regolamentare-regolarizzare-controllare. Così capita che senza che nessuno si sia mai sognato di programmare lo sviluppo della nostra Biblioteca, questa diventi spontaneamente la principale alcova della cultura giovanile casertana - è scritto nel documento -. Semplicemente, da qualche anno, gli studenti frequentano la struttura per studiare, socializzare e confrontarsi. Lo fanno in modo naturale, come fosse un atto necessario, l'unica strada possibile in una città nella quale le infrastrutture culturali hanno ancora le fattezze di rade e sfuggenti mulattiere. La struttura-Biblioteca è però inadeguata. Un corpo fragile di tufo intonacato, «disservito» e mal funzionante. Negli ultimi 3 anni sono stati fatti dei passi avanti nella direzione della fruibilità e della dignità. Passi che ho spinto e accompagnato ma che restano insufficienti a renderla all'altezza delle aspettative. Il dibattito si è arenato sull'incidente di percorso, sulla crisi contingenziale: la polemica sugli orari estivi. Sfiorerò il tema per volare oltre: è grave che si ignori il voto unanime del Consiglio comunale del 7/03/19, aprire quella struttura in estate significava tendere una mano a chi si aspetta di più. Anche questa battaglia sarà vinta. Anche questa battaglia sarà insufficiente. Oggi la sfida è alzare il livello della nostra ambizione. Serve una gestione strategica, - continua - programmare l'attività culturale, serve seminare, nutrire e magari raccogliere. Serve un intervento manutentivo elefantiaco, serve un impianto di condizionamento funzionante, un Wi-Fi adeguato, serve inventare funzioni nuove. Servono tante piccole/grandi cose. Altrimenti, se non siamo in grado di creare una realtà che sia all'altezza non dico delle ambizioni, ma almeno delle necessità, abbattiamola questa carcassa-Biblioteca. I ragazzi si organizzeranno diversamente, ancora una volta ci anticiperanno, si inventeranno una nuova casa in cui far crescere i propri sogni». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino