Caserta, bimbi disabili a scuola senza assistenza: è protesta

Caserta, bimbi disabili a scuola senza assistenza: è protesta
Non è nato sotto i migliori auspici l'anno scolastico per i bambini disabili di Caserta. Perché la scuola è ripresa da oltre dieci giorni ma nessuna...

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Non è nato sotto i migliori auspici l'anno scolastico per i bambini disabili di Caserta. Perché la scuola è ripresa da oltre dieci giorni ma nessuna figura di assistente specialistico si profila all'orizzonte. Eppure è il diritto che prevede, per tutti i bambini con handicap, il supporto a scuola dell'insegnante di sostegno, per alcune ore, e dell'assistente specialistico per le rimanenti ore di attività didattica in classe.

Un'assenza che, nei giorni scorsi, è stata portata all'attenzione dell'assessore alle Politiche sociali di Caserta Maria Giovanna Sparago sia dal presidente della Lph (Lega per i problemi dell'handicap) Vitaliano Ferrajolo, sia dal presidente regionale della Fish (Federazione italiana per il superamento dell'handicap) Daniele Romano.
 
«Un incontro che, come per l'anno scolastico dei bimbi disabili casertani, non è iniziato sotto i migliori auspici - sottolinea il presidente Romano - considerato che abbiamo dovuto interloquire con l'assessora lungo il marciapiede del Comune dal momento che l'ascensore per l'accesso agli uffici, anche per disabili, è guasto da dieci giorni, come mi hanno confessato, e che quello nelle disponibilità del sindaco ha un gradino di 15 centimetri e nessuna rampa che ne faciliti il superamento a una carrozzella».
Ma è quando si è affrontato il tema dell'assistente specialistico scuole che la faccenda si è ulteriormente complicata: «Sembrerebbe - spiega il presidente Ferrajolo - che la Regione Campania non abbia ancora accreditato le somme stanziate alle Province, somme che poi vanno distribuite agli Ambiti e quindi ai singoli Comuni. Quello che mi chiedo è come mai ad oggi nessuno si era accorto di questa mancanza, altamente discriminatoria per bimbi già sfortunati e obbligatoria per legge, e ciò nonostante le somme regionali siano state stabilite già a luglio».

La risposta potrebbe essere nella drammatica carenza di personale di cui il Comune di Caserta soffre, carenza che però non giustifica la celerità che pure si riserva ad altri settori. Ma il tempo stringe e occorre individuare soluzioni immediate. Una delle ipotesi condivise con l'assessore Sparago è stata quella di allargare l'albo delle cooperative accreditate e dotare le famiglie di un voucher spendibile per richiedere un professionista specializzato secondo le esigenze del proprio figlio in base al Pei (Piano educativo individuale).

Una procedura possibile ma troppo lunga per rispondere alle necessità immediate di famiglie e bambini.
Altra ipotesi sarebbe quella di delegare le scuole ad accogliere le richieste dei genitori e a stipulare i contratti con il professionista indicato dalle famiglie, come lo scorso anno avvenne per le scuole superiori, senza passare per nessun albo. Ma il problema, in questo caso, sarebbe il rifiuto di molte scuole ad assumersi responsabilità di contratti senza conoscere almeno il budget di cui dispone il Comune. Il tutto, sembrerebbe, a valle del fatto che alcuni professionisti impiegati lo scorso anno non sarebbero stati ancora liquidati, e il rischio di denunce per mancato pagamento sarebbe tutto delle scuole che, di fatto, rappresentano solo l'anello di passaggio tra Comune e professionisti.

«Oggi ho preso atto che la Regione ha stanziato per Caserta circa 134mila euro, ma solo per le scuole secondarie - annuncia l'assessore Sparago - e mi impegno personalmente a reperire fondi anche per le scuole elementari».
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Il Mattino