Biodigestore nell'area industriale di Aversa Nord, no dei Comuni

Biodigestore nell'area industriale di Aversa Nord, no dei Comuni
Sta facendo discutere, nel Casertano, la possibile realizzazione di un biodigestore capace di trattare oltre centomila tonnellate di rifiuti umidi; secondo il piano industriale...

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Sta facendo discutere, nel Casertano, la possibile realizzazione di un biodigestore capace di trattare oltre centomila tonnellate di rifiuti umidi; secondo il piano industriale presentato dall'azienda privata, Ambyenta Campania Spa, che vuole realizzare l'impianto, quest'ultimo dovrebbe sorgere nell'area industriale di Aversa Nord, coinvolgendo quattro comuni, ovvero Marcianise, Gricignano d'Aversa, Carinaro e Teverola. Una zona già compromessa dal punto di vista ambientale, compresa nella cosiddetta Terra dei Fuochi, dove accanto agli impianti pubblici - due Stir, un termovalorizzatore che sorge nell'area attigua di Acerra, due depuratori - sorgono numerose aziende private che trattano rifiuti, più volte, e anche di recente, sequestrate dalla magistratura a causa di gravi illeciti ambientali, e spesso per il «cattivo odore» provenienti dagli stabilimenti, che nuoce alla popolazione. Al momento l'iter non è ancora arrivato nella fase cruciale; i passaggi fatti da Ambyenta riguardano la presentazione del piano industriale al consorzio Asi di Caserta (Area Sviluppo Industriale), che ha dato l'ok per quanto concerne l'aderenza alla normativa urbanistica, e la richiesta alla Regione di rilascio della valutazione di impatto ambientale, su cui i quattro comuni coinvolti hanno dato parere negativo; si è in attesa delle controdeduzioni da parte dell'azienda.

«Siamo assolutamente contrari a questo biodigestore» spiega Vincenzo Santagata, sindaco di Gricignano d'Aversa, comune dove Ambyenta vorrebbe realizzare l'impianto; «di aziende di rifiuti ne abbiamo già tante sul nostro territorio, sotto questo punto di visto abbiamo già dato; ora abbiamo bisogno di altri tipi di investimenti». Alessandro Tartaglione, consigliere comunale a Marcianise, teme la capacità produttiva del biodigestore di Ambyenta; «in teoria - spiega Tartaglione - questo impianto potrebbe lavorare i rifiuti umidi di quasi tutto il Casertano e di buona parte dei comuni del napoletano. È in gioco anche la visione del futuro di questo territorio». «Abbiamo chiesto formalmente di essere ascoltati dal presidente della Commissione Ambiente della Regione - dice Serena Marino, assessore all'ambiente del comune di Carinaro - e inoltre abbiamo richiesto sempre all'ente regionale la convocazione di un'inchiesta pubblica. Siamo nettamente contrari al biodigestore».

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Il Mattino