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«Su 346 detenuti presenti nel carcere casertano di Carinola, ben 122 sono stati contagiati dal Covid: fortunatamente tutti quasi asintomatici e ci viene riferito che il piano vaccinale della ASL di Caserta per i detenuti sia stato eseguito con ritardo». Lo denunciano, in una nota, Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio, rispettivamente presidente nazionale e segretario regionale per la Campania dell'Unione dei Sindacati di Polizia Penitenziaria.
«Secondo i dati dell'ultimo report in nostro possesso, in Campania risultano contagiati 165 persone tra agenti e personale dell'amministrazione penitenziaria e 353 detenuti. Abbiamo chiesto più volte, - ricordano i due sindacalisti - di rendere obbligatorio il vaccino anche per i detenuti, dal momento che il carcere è una comunità; così pure abbiamo in più occasioni ribadito l'opportunità di somministrare i tamponi rapidi giornalieri alla polizia penitenziaria e agli altri operatori penitenziari e la necessità di una fornitura giornaliera di mascherine FFp2. L'attuale emergenza sanitaria si aggiunge alle croniche criticità dell'Istituto: a Carinola mancano 70 agenti di polizia penitenziaria, rispetto alla pianta organica.
Pertanto, dicono ancora Moretti e Auricchio, «anche per il carcere di Carinola, come per gli altri istituti, chiediamo una maggiore attenzione ed un concreto supporto: il momento è particolarmente critico per la Polizia Penitenziaria e per le carceri, dove è sempre più difficile far fronte alle emergenze sanitarie, alle deficienze strutturali e portare avanti nel contempo il mandato istituzionale, assicurando la sicurezza e le finalità di rieducazione e risocializzazione della pena. Tanto richiediamo in un momento davvero difficile, anche a ridosso delle dimissioni del Capo Dap», concludono il presidente e il segretario regionale dell'Uspp.
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