Caserta, cantieri aperti in centro: lunghe file di automobili, aria irrespirabile

Caserta, cantieri aperti in centro: lunghe file di automobili, aria irrespirabile
È dallo scorso venerdì che se al centro e nella immediata periferia della città funzionassero le centraline di rilevamento dei gas inquinanti da tubi di...

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È dallo scorso venerdì che se al centro e nella immediata periferia della città funzionassero le centraline di rilevamento dei gas inquinanti da tubi di scappamento automobilistici, i valori di allarme segnalati avrebbero raggiunto livelli che nemmeno a Chernobyl all'epoca dello scoppio della centrale nucleare. Ovviamente un'iperbole, ma è per rendere l'idea dell'inquinamento dell'aria in strade in cui ancora ieri si sono inalati gas tossici e finiti in tilt parecchi timpani per gli strombazzamenti acustici. E non è finita perché i rallentamenti del traffico per lavori in corso seminati a macchia di leopardo e da ultimo concentrati soprattutto al viale Ellittico continueranno anche nella giornata di oggi e chissà se anche per venerdì.

I cittadini e forestieri occasionalmente in transito per il centro urbano stanno pagando a caro prezzo il beneficio che deriverà dal rifacimento del manto stradale del viale Ellittico, dalla curva dell'Università della Campania fino a piazza Garibaldi, quella della ferrovia, con inclusione anche del sottopasso in direzione viale Carlo III. Viale Ellittico era stato depennato dalla lista d'attesa e consegnato alla sala operatoria dei lavori. Lavori necessari da qualche anno, asfalto gibboso o sgretolato a determinare pozzanghere in caso di pioggia, un percorso da Camel Trophy indecoroso per l'unico accesso da nord al centro, migliaia di auto e centinaia di autobus anche di linee di lunga percorrenza a godere dei sobbalzi. Da un anno anche Caserta in lockdown, tutti in casa e traffico ridotto del 70%, quale periodo migliore per darci sotto con macchine graffiatrici, livellatrici, bitumatrici e di rifinitura dell'asfalto? No, si è aspettato la semilibertà di zona gialla, la città restituita quasi completamente alle normali attività, traffico consistente e via ai «tappi», alle strade chiuse e semichiuse, dappertutto i lavori per l'interramento delle fibre ottiche, in via Tescione via all'interramento delle condotte fognarie col caos documentato da Il Mattino nei giorni scorsi, via con la genialità del divieto di transito in via Gasparri con orario della Ztl anticipato dalle 21 alle 17 nei fine settimana e, ciliegina sulla torta, i lavori in viale Ellittico.

«Anche la necessaria estrazione di un molare comporta il sacrificio del digiuno per una mezza giornata, ma abbuffarsi di gas per pagare il bene di una strada da rifare è troppo». La pillola di saggezza offerta da un residente di piazza Amico mentre il collega fotografo inquadrava ingorghi da incorniciare. E un passante: «Vengo dalla stazione, il piazzale coperto di auto in processione, colonne di automobilisti cotti sia all'accesso in via Verdi che in viale Vittorio Veneto: nessun vigile urbano a tentare almeno di allineare la fila e sciogliere ulteriori rallentamenti da azzardate manovre di sorpasso che pure qualche sconsiderato ha tentato». Lavori appaltati da tempo, si poteva decidere di farli di notte anche con giustificato importo maggiorato. Nella zona di viale Ellittico e fino alla stazione non ci sono abitazioni, soltanto l'isola dell'Università, lo sfasciume dell'ex canapificio, gli uffici della Sma, il deposito-smistamento delle Poste, nessun disturbo ai residenti, un uovo di Colombo impensabile nelle centrali di pensiero e di comando dell'amministrazione civica. La città da lunedì scorso in una ragnatela.

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Il Mattino