Caserta, beni sequestrati a un imprenditore collegato al gruppo Zagaria dei Casalesi, pari a 60 milioni di euro

Eseguita una misura di prevenzione con sequestro di beni mobili e immobili

I Carabinieri del ROS a lavoro
Corsi e ricorsi giudiziari. Era finito in un'indagine dei Ros chiamata «Scettro» il 22 gennaio del 2021. Oggi, l'imprenditore titolare della...

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Corsi e ricorsi giudiziari. Era finito in un'indagine dei Ros chiamata «Scettro» il 22 gennaio del 2021. Oggi, l'imprenditore titolare della distribuzione di prodotti alimentari «Pellicano srl», Paolo Siciliano, è stato colpito da un nuovo provvedimento notificato dai carabinieri del ros e i finanzieri del comando provinciale di Caserta. Le forze dell'ordine, infatti, hanno dato esecuzione a una misura di prevenzione patrimoniale con sequestro di beni mobili e immobili, emessa dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere, sezione Misure di Prevenzione, su proposta della Procura della Repubblica di Napoli.

A «inchiodare» l'imprenditore Siciliano ci sarebbero alcuni contatti fra l'impresa di grande distribuzione di alimenti presente in tutta la provincia di Caserta e oltre e  i nipoti del capoclan dei Casalesi (ora ristretto al 41 bis nel carcere di Cagliari), figlie della sorella Beatrice Zagaria

Il provvedimento è nato dalle indagini anche di tipo patrimoniale eseguite in maniera scrupolosa dal raggruppamento operativo speciale dei carabinieri e dalla compagnia della guardia di finanza di Marcianise, delegate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Obiettivo: l'imprenditore casertano, sul cui conto le indagini hanno permesso di acquisire indizi qualificati in ordine alla sua pericolosità personale e alla formazione illecita delle sue attività, considerata la vicinanza anche al clan Belforte e al clan dei Casalesi – gruppo Zagaria, titolare di otto aziende operanti nella provincia di Caserta, attive nel settore immobiliare, edile e della grande distribuzione e commercio all’ingrosso di prodotti alimentari, a cui fa capo una catena di supermercati presenti con 21 punti vendita nella provincia di Caserta.

Il provvedimento, dispone il sequestro di conti correnti, quote societarie e relativi beni strumentali, per un valore stimato in circa 60 milioni di euro. 

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Il Mattino