Ponte d'Ercole, ci risiamo! Ambulanza costretta al dietrofront

Ponte d'Ercole, ci risiamo! Ambulanza costretta al dietrofront
Nuovo giorno, altro disagio per gli automobilisti in transito per il ponte di Ercole. Ieri mattina un'autoambulanza non...

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Nuovo giorno, altro disagio per gli automobilisti in transito per il ponte di Ercole.


Ieri mattina un'autoambulanza non è riuscita a oltrepassare il ponte e a raggiungere l'ospedale di Caserta in via Tescione. Il motivo, neanche a dirlo, è da ricercare nell'altezza del dissuasore installato all'inizio del ponte che rende impossibile l'utilizzo del sottopasso a tutti i mezzi, esclusi auto e motorini.
 
L'ambulanza, infatti, è arrivata fino al semaforo e ha provato ugualmente a proseguire la corsa verso il nosocomio. Arrivata, però, all'altezza del dissuasore, l'autista ha dovuto fermare il mezzo e optare per un percorso alternativo. Il tutto, ovviamente, tra lo stupore dei tanti automobilisti presenti. Una situazione inverosimile, che si ripresenta ormai con una cadenza quotidiana. Il traffico non ne ha risentito particolarmente: sono stati pochi i minuti impiegati dal mezzo di soccorso per fare inversione di marcia e prendere una strada alternativa.

Ma quella che doveva essere una soluzione provvisoria e che doveva servire a tamponare una criticità strutturale è diventata nel tempo una struttura fissa e, a conti fatti, definitiva. Tutto il contrario di quanto inizialmente previsto e prospettato. Come se non bastasse già questo per evidenziare una discordanza tra quanto preventivato e realizzato, ad acuire ulteriormente il problema sono i tanti automobilisti che, incuranti dei tanti segnali posizionati prima e a ridosso del ponte, appunto, segnalano l'altezza massima consentita per il passaggio. Un'altezza di due metri e venti.

Inutili le tante proteste dei residenti che in più occasioni, a causa dei diversi tentativi di quanti provano ad attraversare il ponte con mezzi più alti di quanto imposto dal divieto, hanno chiesto soluzioni definitive al Comune di Caserta. Soluzioni che spaziano dalle telecamere per inquadrare le targhe dei trasgressori del divieto, alla più semplice barra di ferro posizionata metri prima del ponte e che costringerebbe anche i più «distratti» autisti di camion e furgoncini a evitare di provare imprese impossibili.

Con una soluzione simile, infatti, delle due l'una: o l'autista butta giù la barra di ferro e prosegue la corsa con l'intento di scaraventare a terra la struttura che sorregge il ponte di Ercole; o capisce che conviene optare per un percorso alternativo. E lo capisce soprattutto evitando di danneggiare ulteriormente i dissuasori installati, la struttura di sostegno al ponte, e il ponte stesso. Quanto durerà ancora questa situazione di stallo è quasi impossibile dirlo. I tempi sono tutto fuorché certi.


Sui social, intanto, l'ingegno e la fantasia per una situazione al limite del paradosso certamente non mancano. Anche se con pochi like, la pagina «Aggiornamenti quotidiani sul Ponte di Ercole» segnala agli utenti l'apertura o la chiusura del sottopasso ed eventuali incidenti. Il che sarebbe anche tutto sommato molto divertente, se non fosse una realtà con cui bisogna interfacciarsi ogni giorno e che di divertente non ha proprio nulla. I disagi che si creano ogni qual volta capita qualche furgone incastrato sotto al ponte sono davvero estenuanti: la città sembra dividersi e anche raggiungere il centro di Caserta diventa un'impresa difficile. È inevitabile a questo punto che qualcuno prenda seriamente in mano la situazione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino