Centrale termoelettrica a Presenzano: «Non moriremo di cancro, pronti a tutto»

Centrale termoelettrica a Presenzano: «Non moriremo di cancro, pronti a tutto»
Ora c'è una data ufficiale: il 2020. Sarà all'inizio del prossimo anno che comincerà la costruzione della centrale termoelettrica alimentata a gas...

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Ora c'è una data ufficiale: il 2020. Sarà all'inizio del prossimo anno che comincerà la costruzione della centrale termoelettrica alimentata a gas naturale a Presenzano, comunemente nota come centrale turbogas. Ma il primo a prevedere le barricate al progetto è il sindaco di Presenzano, Andrea Maccarelli (in foto): «La mia posizione resta di ferma contrarietà - dice - questo territorio ha già dato in termini ambientali con la presenza della centrale idroelettrica. Fermo restando che l'iter procedurale è partito, faremo quanto possibile per opporci alla centrale: sto aspettando un incontro col ministro dell'ambiente Sergio Costa. Le parole della Edison non ci hanno rassicurato, ieri ho incontrato un tecnico della società che mi ha esposto le caratteristiche dell'impianto, ma fino a quando non avrò il parere di un esperto super partes e avrò rassicurazioni in materia di tutela della salute e rispetto dell'ambiente, sarò contrario».


Il day after dell'annuncio della Edison sul progetto da 370 milioni di euro è stato contraddistinto da una parte dalla presa di coscienza delle comunità dell'esistenza di un piano energetico, e dall'altra dalla consapevolezza che le prossime settimane non saranno solo il count-down verso l'avvio del cantiere, ma anche il calendario di una massiccia azione di protesta. La durata dei lavori sarà di 30 mesi, perciò l'impianto dovrebbe entrare in funzione nell'estate del 2022.

Il plan della Edison sembra insistere molto sulle specifiche energetiche e ambientali del nuovo impianto. Quel che è certo è che la centrale avrà una potenza di circa 760 megawatt e garantirà un rendimento energetico di circa il 63% che permette di ottenere delle emissioni specifiche di CO2 inferiori del 40% rispetto alla media del parco termoelettrico italiano.

«Le tecnologie adottate - si legge - permetteranno di raggiungere elevate prestazioni ambientali garantendo emissioni di ossidi di azoto inferiori di oltre il 60% rispetto agli attuali impianti a ciclo combinato, nonché un utilizzo limitato della risorsa idrica». Ma cosa ci sarà all'interno della centrale termoelettrica di Presenzano? Il ciclo combinato sarà composto da una turbina a gas ad alta efficienza GT36, classe H, sviluppata proprio da Ansaldo Energia, della potenza di circa 505 megawatt, un generatore di vapore a recupero e una turbina a vapore della potenza di circa 255 megawatt. «Oggi il sistema elettrico è di fronte a una sfida - ha dichiarato Nicola Monti, Amministratore Delegato di Edison -. Dobbiamo favorire un aumento della generazione elettrica da fonti rinnovabili».


Inoltre Edison garantisce un flusso occupazionale con circa 500 persone coinvolte nella realizzazione dell'impianto, oltre all'indotto che si genererà durante l'esercizio. Eppure il piano non sembra aver convinto le comunità locali. Tanto che all'indomani dell'annuncio il «Comitato Antica Terra di Lavoro» ha convocato un'assemblea pubblica in piazza Unità d'Italia a Vairano Scalo, prevista per sabato 7 dicembre alle 10. «Non ci fermeremo, faremo il punto della situazione e ripartiremo più forti di prima. Non vogliamo morire più di cancro», è il messaggio lanciato dal fronte «No Turbogas». Da questo punto di vista, in effetti, l'Alto Casertano appare unito e compatto. Almeno dieci sindaci, comitati, cittadini e rappresentanti istituzionali sono pronti a fare muro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino