Hanno destato scalpore le immagini del sindaco di Parete in piazza con un medico a eseguire, quasi personalmente, i test rapidi sui suoi concittadini. Test della discordia che...
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I DATI
La tutela dei pazienti passa attraverso la salvaguardia del personale sanitario. Sembra scontato, ma non lo è se solo si pensa ai medici e infermieri contagiari, soprattutto al Nord. «In provincia di Caserta operano 660 medici di base e nessuno di loro è stato finora contagiato». Ovviamente, non è la sorte a regalare l'immunità. «Li abbiamo esonerati da compiti legati all'epidemia, mettendo in piedi tre team covid, a Caserta, Piedimonte Matese e Grazzanise, in cui operano in 80, tra medici specialisti e infermieri», spiega Iodice. «I team monitorano sia i positivi a domicilio che i sospetti sotto osservazione». «L'Asl attualmente segue 220 casi di questo tipo. Vengono seguiti attraverso il triage telefonico due volte al giorno, anche con videochiamata, le indagini ematochimiche e le terapie sperimentali con idrossoclorifona, antiretrovirali, idrossiclorochina eparina a basso peso molecolare, vitamina D e, se necessario, antibiotico».
TAMPONI
Dopo la fase di rodaggio, anche lo screening dei tamponi sembra entrato a pieno regime. «Il risultato di un tampone è disponibile entro le 48 ore. Siamo autonomi poiché i test faringei vengono esaminati sul territorio: l'azienda ospedaliera di Caserta e i laboratori di biologia molecolare di Marcianise e Aversa. In media - continua Iodice - processiamo 300 tamponi al giorno. E abbiamo 10 squadre per i tamponi a domicilio». La regia è ovviamente unica. «Gli abilitati di unita preventiva, i team covid, il 118 e medici di base sono collegati alla piattaforma con scheda clinica del paziente e un link per la richiesta dei tamponi». Tra le polemiche scatenate dal sindaco di Parete anche quella su un tampone post mortem che Pellegrino dichiarò essersi perso. «Non smarriamo tamponi - replica Iodice - e per quel test, eseguito il 30 marzo, abbiamo avuto esito negativo il giorno seguente».
LE RSA
Zero contagi anche nelle Rsa di Terra di lavoro. Stanno funzionando le misure preventive e anche le Procure stanno facendo la loro parte. I Nas del Gruppo Napoli, diretti dal tenente colonnello Vincenzo Maresca, hanno già controllato un quarto delle 60 strutture che ospitano circa 1800 anziani. Al momento non si riscontrano casi di inottemperanza ai decreti di contenimento. Naturalmente, le verifiche nei prossimi giorni riguarderanno anche tutte le altre strutture. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino