Maddaloni, sos dell'ospedale Covid «Servono medici per coprire i turni»

Maddaloni, sos dell'ospedale Covid «Servono medici per coprire i turni»
Ore difficili per l'ospedale Covid di Maddaloni. Ieri, infatti, è stata affrontata la grave possibilità di non avere più medici disponibili a coprire i...

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Ore difficili per l'ospedale Covid di Maddaloni. Ieri, infatti, è stata affrontata la grave possibilità di non avere più medici disponibili a coprire i turni nei reparti. Nei prossimi giorni, a quanto trapela dalle corsie del nosocomio, termineranno le ore messe a disposizione dai medici attualmente reclutati a Maddaloni, tanto che la direzione generale dell'Asl ha richiesto la messa a disposizione di medici attivi negli altri servizi territoriali almeno per 24 ore settimanali, attraverso le sigle sindacali. Il totale da coprire si aggira intorno alle 900 ore di turno (in pratica il prossimo mese di lavoro).


La prima risposta alla chiamata della direzione è stata quella della Uil Fpl che ha presentato i nomi di dieci medici che potrebbero svolgere il lavoro in orario aggiuntivo a quello già in essere del proprio servizio. A seguire, la Cimo che ha presentato due nomi di medici disponibili. Intanto, continua la verifica dei casi positivi del territorio.

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Sono quattro i comuni che fino a ora non erano stati toccati dal coronavirus. Invece, secondo il report di ieri dell'Asl di Caserta, anche Caiazzo, Pietramelara (dove sono stati riscontrate due persone positive), Raviscanina e Villa di Briano hanno i loro primi pazienti affetti da Covid 19. Il totale dei casi positivi in tutta la provincia è di 255, con i 17 nuovi scoperti nella giornata di ieri. Il dato ufficiale dei decessi resta a 20; ma ieri pomeriggio il sindaco di Bellona ha diffuso la notizia di un ulteriore decesso. A questi numeri, si aggiungono quello dei guariti, ieri saliti a 30, da 27 del giorno prima; quello dei 373 in quarantena obbligatoria e dei 1309 in autoisolamento fiduciario. Tutto questo, su un totale di 2733 tamponi effettuati.

Del paziente di Bellona ricoverato e poi deceduto, ha parlato il sindaco Filippo Abbate: «Abbiamo da poco appreso l'amara e dolorosa notizia che il nostro concittadino, che già era ricoverato in ospedale e risultato positivo al test Covid 19, è deceduto. La perdita subita è per noi motivo di grande dolore. Con animo mesto esprimiamo il nostro profondo cordoglio ai familiari».

Di alcuni dei nuovi casi positivi, invece, hanno parlato pubblicamente i sindaci delle città di appartenenza dei pazienti in questione. Come quello di Teano, Dino D'Andrea, che ha dichiarato: «Il nostro concittadino è in isolamento domiciliare da circa 14 giorni, è stato curato da più di una settimana e non presenta sintomi».

Due i casi positivi nel comune più contagiato della provincia, Santa Maria Capua Vetere, il cui primo cittadino Antonio Mirra afferma: «Abbiamo appena ricevuto notizia di due nuovi cittadini risultati positivi, entrambi presso le loro abitazioni da 14 giorni. Intanto diventano undici i nostri concittadini guariti. I sammaritani attualmente positivi sono otto, di cui quattro negativi al primo tampone di riscontro».

Primo caso anche a Caiazzo, dove è risultato infetto un impiegato dell'ufficio locale dell'Asl. Ragion per cui il sindaco Stefano Giaquinto ha invitato «chiunque si sia recato negli ultimi 15 giorni presso la struttura del distretto Asl di Caiazzo, sita in via Caduti sul lavoro, per motivi di lavoro, visite mediche o altro, di segnalarlo immediatamente al proprio medico di famiglia e al sindaco così da ricevere indicazioni sui eventuali restrizioni da rispettare».
 
Intanto, l'ospedale di Maddaloni ha attivato oggi i 22 posti posti letto per la degenza ordinaria dei pazienti affetti da coronavirus. Dalla Regione, fanno sapere che ieri è stato concluso l'iter burocratico per l'avvio dei lavori dell'ospedale modulare preannunciato dal governatore De Luca, con i 24 posti di Terapia intensiva. Dunque, nei prossimi giorni, partirà il cantiere negli spazi del parcheggio adiacente il nosocomio provinciale.

Intanto, continua la richiesta dei tamponi a tappeto su tutto il personale sanitario, come quella mossa, a livello regionale e nazionale, da Anaao e Assomed. «Buona la macchina messa a punto nel territorio di Caserta dalle due aziende. Bisogna solo sperare ora che vengano consegnati i Dip, come detto dai direttori, e che vengano utilizzati correttamente da tutti gli operatori. Ci aspettiamo inoltre che vengano fatti a tutti i test per il Covid 19», dichiara il segretario regionale dell'Anaao Assomed Vincenzo Bencivenga. Dei test, in realtà, è stato già programmato rifornimento e utilizzo, stando ha quanto ha riferito il direttore dell'Asl di Caserta Ferdinando Russo, il quale ha annunciato una consegna di 30mila test rapidi nell'arco di questo mese, dopo una consegna avvenuta in questi giorni di altri 10mila test rapidi. I test rapidi, come stabilito dall'ente regionale, devono essere eseguiti innanzitutto sul personale della rete emergenziale, quindi Pronto Soccorso e 118, e sul personale dei reparti Covid attivati sul territorio.


Proprio sui test rapidi, l'azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano ha pubblicato una delibera ieri pomeriggio che riguarda il fabbisogno dell'ospedale di prove per il personale e i pazienti di percorsi «coinvolti» loro malgrado nei reparti Covid. Dunque, nella delibera si legge che per il personale dei reparti Covid, che sono Malattie infettive, Pneumologia, Rianimazione Covid, Pronto Soccorso, laboratori, Medicina osservazionale Covid, Medicina competente, Ostetricia e Ginecologia, occorrono mensilmente 2085 test per un totale di 417 operatori. Mentre per i pazienti dell'area ospedaliera, delle reti tempo-dipendenti (Ima, Stroke e grandi traumi) e delle attività sanitarie indifferebili, occorrono 6036 test mensili. Il totale dei test necessari al mese è di 8.121. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino