Medico positivo al coronavirus. Questa volta si tratta di un operatore della Clinica San Michele di Maddaloni. Ora, dopo la notizia, si procede nella ricostruzione della rete dei...
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La notizia del dirigente di Maddaloni, infatti, dovrebbe essere riportata nel prospetto che verrà divulgato oggi. Intanto, per il report ufficiale dell'Asl c'è un nuovo contagio e ora il numero totale dei positivi al coronavirus a Caserta è 454. Il dato positivo, a parte quello che non ci sono nuovi decessi, ancora 44, è quello che ci sono state 10 guarigioni certe. Ora sono 363, mentre i positivi attuali sono 47 in tutta la provincia. In autoisolamento sono 3.586 persone di cui 781 provenienti da fuori regione. In quarantena obbligatoria, perché in contatto diretto con persone positive, ci sono 115 cittadini. Il tutto emerge dalla processazione di 22.297 tamponi dall'inizio dell'epidemia.
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Grande preoccupazione per l'esito positivo dello screening al medico della clinica San Michele. Si tratterebbe di un asintomatico: l'esame effettuato sull'operatore, infatti, farebbe parte del programma di sorveglianza messo in atto dall'Asl di Caserta per tutti gli operatori sanitari. Ora si attendono gli esiti delle verifiche sulle persone con cui il medico è entrato in contatto nell'ultimo periodo. Intanto, l'Asl rende operativa l'indicazione della Regione Campania riguardo il protocollo operativo regionale per la cura e la gestione a domicilio dei pazienti sospetti e positivi al Covid-19.
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Vero è che l'azienda sanitaria casertana già da tempo ha messo in pratica il protocollo di presa in carico del paziente Covid presso il proprio domicilio, attraverso i Team Covid e i tre centri di riferimento nella provincia, a Grazzanise, Caserta e Piedimonte. Ora, si torna a parlare della gestione del paziente a domicilio nell'ambito di un elaborato scritto dalla direzione generale per la Tutela della salute con il coordinamento del Sistema sanitario regionale e il contributo delle sessioni regionali Società italiana di Malattie infettive e tropicali (Simit), Società italiana di Medicina interna (Simi), dei medici di Medicina generale nelle sue articolazioni professionali e scientifiche (Simg), dei medici Specialisti ambulatoriali e della Società scientifica dei farmacisti del servizio pubblico (Sifo). Gli attori principalmente coinvolti saranno gli Usca, le unità speciali per l'assistenza territoriale, i medici di base, i pediatri di libera scelta, i direttori distrettuali e i medici specialisti ambulatoriali, farmacisti delle Asl, infermieri e operatori sanitari. In pratica, attraverso alcune piattaforme specializzate e dedicate al servizio di gestione Covid, il medico di Medicina generale, verificate le condizioni del paziente, potrà decidere di attivare il servizio di assistenza domiciliare (Usca) e/o il monitoraggio a distanza dello stesso per il relativo follow up. Tutti gli attori coinvolti nel protocollo hanno una specifica funzione all'interno della piattaforma dedicata. Il protocollo, oltre a precisare le funzioni di ciascuno, determina al dettaglio il flusso di informazioni inerenti al paziente, che viene monitorato da più specialisti, oltre che dal proprio medico. A coordinare le funzioni dei medici del territorio sono le Aft, le Aggregazioni funzionali territoriali. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino