Caserta zona rossa, la sfida dei negozianti con le prime riaperture: «Dobbiamo vivere»

Caserta zona rossa, la sfida dei negozianti con le prime riaperture: «Dobbiamo vivere»
Sole e temperatura mite non aiuteranno i commercianti questo fine settimana. I battenti dei negozi dovranno restare chiusi. Ma c'è chi prova a vendere e a operare in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Sole e temperatura mite non aiuteranno i commercianti questo fine settimana. I battenti dei negozi dovranno restare chiusi. Ma c'è chi prova a vendere e a operare in maniera clandestina perché esasperato, per mettere fuori la merce, per fare cassa. La voce corre tra i clienti tradizionali, ci sono negozianti che mandano messaggi e invitano a farsi consegnare merce a casa o anche in negozio. Non tutti infatti possono beffare le restrizioni con modifiche del codice Ateco che indica la categoria di prodotti commerciabili.

«Molti si stanno attrezzando così e limitano la vendita dei loro prodotti a quelli possibili - spiega il presidente della Confcommercio casertana Lucio Sindaco -. Ci sono le restrizioni, ma è noto che c'è chi, preso dalla disperazione, potrebbe reagire a proprio modo ai vincoli della normativa anti Covid». 

Molte delle serrande aperte a metà «sono di quei negozi i cui proprietari sono al loro interno per vendere on line - spiega il presidente della Confesercenti di Caserta Salvatore Petrella -. L'e-commerce infatti sembra l'unica forma possibile per fronteggiare la situazione. Di certo, come associazione siamo assolutamente contrari all'apertura dell'attività con le attuali misure di restrizione».

Eppure, l'effetto di questo terzo lockdown sembra essere molto più aggressivo dei precedenti: «molte categorie hanno perso almeno l'80/90% dei guadagni. Poi ci sono negozi al dettaglio che sono riusciti a mantenersi intorno al 70%», spiega Petrella. A causa dei guadagni decurtati, «il 30/40% dei negozianti si è trovato costretto a chiudere. Al primo posto ci sono quelle della ristorazione, seguite da abbigliamento e calzature. Ci sono stati purtroppo molti sfratti per morosità e i commercianti non sono riusciti a sanare la situazione», commenta ancora Sindaco. «Si parla di cambiamenti entro la fine del mese - dichiara Petrella -. Credo che il governo non possa più ignorare la condizione del settore». 

Intanto continua la conta dei contagi. Stando al report pubblicato ieri dall'Asl di Caserta, sono 329 i nuovi casi positivi, mentre sono 373 i pazienti negativizzati. Dunque, una situazione di stabilità in cui i positivi attuali 7.041 sono inferiori a quelli del giorno precedente di circa 50 ammalati. Oltre a questi numeri, poi, sono stati registrati quattro decessi, per un totale di 1.009 vittime dall'inizio della pandemia nel Casertano. Tra i contagi sono all'attenzione della cronaca alcuni casi di pazienti che avrebbero contratto il virus a Villa della Magnolie, a Castel Morrone, e che in seguito a complicanze sarebbero anche deceduti. Non c'è certezza della trasmissione dei contagi nella clinica e per questo la Procura di Santa Maria Capua Vetere sta procedendo in un'indagine che potrebbe rivelare capi di accusa per reati del calibro di epidemia colposa.



Al contempo, continuano le vaccinazioni in tutta la provincia. Da due giorni il personale adibito al controllo degli accessi presso il centro vaccinale di Caserta nella caserma Ferrari Orsi, gestita dalla brigata bersaglieri Garibaldi, ha ricevuto in prestito dall'istituto Giordani alcuni tablet per automatizzare le procedure di riconoscimento ed accesso al centro vaccinale. L'istituto Giordani, diretto dalla preside Antonella Persico, oltre ad aver fornito il prezioso supporto informatico, sta sviluppando grazie all'impegno dei suoi alunni, un sistema automatizzato di rilevazione degli accessi.
  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino