Covid, l'hub per le vaccinazioni dei bambini al Medì e all'Iperion

Covid, l'hub per le vaccinazioni dei bambini al Medì e all'Iperion
Negativi all'ultimo tampone il paziente zero infetto da Covid con la variante Omicron e la sua famiglia. Tutti i membri non sono più infetti, eccetto la suocera...

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Negativi all'ultimo tampone il paziente zero infetto da Covid con la variante Omicron e la sua famiglia. Tutti i membri non sono più infetti, eccetto la suocera dell'ingegnere casertano, primo in Italia a contrarre l'infezione con la mutazione sudafricana. A comunicarlo è lui stesso sul proprio profilo Facebook.

Intanto l'Asl di Caserta, guidata dal manager Ferdinando Russo, si accinge a ultimare le ultime operazioni logistiche della campagna vaccinale per i più piccoli. Saranno allestiti all'Iperion di Caserta e al Medì di Teverola i due hub dedicati agli utenti più piccoli, in particolare coloro che hanno età compresa tra i 5 e gli 11 anni. Quello del Medì sarà allestito in una zona diversa da quello attualmente operativo per gli over 12enni. Alcuni genitori hanno già provveduto a prenotare la vaccinazione al proprio figlio.

Sono 250 i bambini già sulla piattaforma che verranno poi chiamati dall'azienda sanitaria a partire dal 16 dicembre, data di partenza della campagna vaccinale per i piccoli. In totale sono sessanta mila i piccoli casertano con età tra i 5 e gli 11 anni che potranno essere vaccinati nelle prossime settimane e il 15 dicembre l'azienda riceverà la metà delle dosi necessarie. Molti sono i dubbi che attanagliano tanti genitori, anche vaccinati. Eppure non soltanto le agenzie del farmaco europea e italiana hanno approvato il vaccino, ma diversi sono gli infettivologi che consigliano caldamente di vaccinare anche i più piccoli, dato che sono loro la risorsa di infezione più pericolosa. A confermare quanto dicono gli esperti ci sono i fatti di cronaca. Tante le scuole con classi in quarantena in molti comuni del casertano, dall'istituto De Amicis di Caserta, al Pascoli di Casagiove e altre ancora in altri centri, e molti sono i focolai familiari nati proprio dal contagio trasmesso dai più piccoli, gli unici fino a ora non protetti dal virus. Intanto il Covid continua a colpire e mietere vittime.

Il report pubblicato dall'Asl di Caserta ieri registra quattro decessi che si aggiungono alla lunga lista di vittima e ora in totale sono 1.371 decessi legati all'infezione dall'inizio della pandemia. Sono invece 135 i nuovi infetti notificati ieri, emersi dalla processazione di 1.837 tamponi, con un'incidenza del 7,35%, leggermente più bassa rispetto gli ultimi report. Sono 101 invece le guarigioni certificate. Dunque ad oggi sono 3.308 i positivi attualmente in cura, trenta in più rispetto il giorno precedente. Il dato confortante è che nella maggior parte dei casi si tratta di pazienti asintomatici o con lievi sintomi, fattore questo che nasce dall'efficacia del vaccino. La campagna vaccinale dal canto suo sta vivendo un nuovo momento di slancio, specialmente grazie alla terza dose. In tantissimi si recano negli hub del territorio per richiedere la dose booster, tanti da far sorgere anche alcuni malesseri, come traffico e confusione presso la caserma Ferrari Orsi di via Laviano a Caserta.


Ecco perchè i referenti della brigata Garibaldi insieme all'Asl e al Comune di Caserta hanno deciso di chiudere a non prenotati, eccezion fatta per coloro che richiedono la prima dose. Gli altri dovranno prenotarsi e recarsi all'appuntamento indicato. In caso di problemi, come ritardi o alte mancanze simili, l'Asl casertana ha messo a disposizione dal proprio sito ufficiale un link con scritto Terza Dose, da cui l'utente che è mancato all'appuntamento previsto può riprenotarsi e in quattro giorni essere richiamato per la somministrazione. Molti disagi però stanno sorgendo anche per via del farmaco da somministrare. Dopo le due dosi di Pfizer gli operatori sanitari stanno proponendo il Moderna in modo da conservare il Pfizer a chi ha ricevuto in precedenza l'AstraZeneca. Stando alle notizie molti rinunciano per aspettare i nuovi rifornimenti che dovrebbero essere consegnati in settimana. Intanto fino alle 18.24 di ieri, sono stati 718.510 i cittadini che hanno ricevuto la prima dose e di questi 648.048 anche il richiamo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino