Pubblica foto osè dell'ex su facebook, stalker arrestato

Denuncia il suo ex che le buca le ruote dell'auto, preso stalker
San Cipriano. Per umiliarla, aveva pubblicato su facebook le foto intime che lei aveva inviato a lui sul cellulare quando la loro storia andava a gonfie vele. Ieri, sono scattati...

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San Cipriano. Per umiliarla, aveva pubblicato su facebook le foto intime che lei aveva inviato a lui sul cellulare quando la loro storia andava a gonfie vele. Ieri, sono scattati gli arresti domiciliari per un uomo di 53 anni di Casal di Principe accusato di stalking. I carabinieri della stazione di San Cipriano d’Aversa hanno notificato la misura cautelare emessa dal Tribunale di Napoli nord. L'uomo è indagato del reato di atti persecutori nei confronti di una 43enne di Casal di Principe alla quale era sentimentalmente legato da 14 anni.

Le indagini dei militari di San Cipriano d’Aversa sono iniziate dopo la querela presentata dalla donna nel settembre scorso. Sulla base delle dichiarazione-denuncia della vittima hanno ascoltato alcuni testimoni (amici e parenti della vittima )e analizzato filmati di videosorveglianza che hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo. 
Così come emerso dall’attività d’indagine, fin dall’inizio del loro rapporto, l’uomo si è sempre mostrato geloso e possessivo. Lo stesso, in più occasioni, si è reso protagonista di episodi di percosse ma anche di pedinamenti.  In più circostanze si è presentato sul luogo di lavoro della donna facendo scenate di gelosia che, oltre a crearle  imbarazzo, l’hanno costretta a licenziarsi.
Telefonate a non finire, un copioso invio di sms,  atteggiamenti di controllo con pedinamenti e appostamenti, tentativi di screditare la vittima postando sue foto equivoche sui social network: questi gli indizi trovati a carico dell'indagato che hanno poi permesso di chiedere l'arresto. Il  27 settembre scorso, mentre la vittima era a lavoro, l’indagato le bucava le gomme dell’autovettura con un punteruolo, come ricostruito dai militari con l’analisi di immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona e da una comparazione con gli indumenti trovati a casa dell’arrestato dopo una perquisizione.

L’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari nella propria abitazione.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino