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Si chiama ChatGpt, che sta per "Generative Pre-trained Transformer", ovvero "Trasformatore pre-addestrato generativo", progettato per generare testi di qualità umana in modo automatico. Ed è anche "il direttore" del nuovo numero della rivista ufficiale del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop, "Bufala News Magazine", per la quale ha scritto i testi e ha scelto foto a corredo dei servizi. «Abbiamo voluto fare un esperimento attraverso un numero speciale del magazine del Consorzio - ha fatto sapere il direttore del Consorzio di tutela Pier Maria Saccani -. Il mondo del food, in particolare del Made in Italy di qualità - ha aggiunto - ha numerose sfide da cogliere con l'evoluzione dell'intelligenza artificiale (Ia). Ovviamente la mozzarella sarà sempre realizzata solo da mani sapienti».
Ed è la prima volta che un periodico di informazione, nel settore dell'agroalimentare e dei prodotti Dop e Igp, viene realizzato da un'intelligenza artificiale generativa.
Precisazioni che sottintendono i ben noti limiti del Gpt legati soprattutto al fatto che le fonti di riferimento dalle quali attinge sono quelle reperibili sul web. Ciò significa che il modello può assorbire e riflettere anche i pregiudizi e gli stereotipi presenti in rete e non solo. L'Ia, non avendo la capacità di verificare la veridicità delle informazioni fornite, può generare testi che sembrano corretti, credibili ed informativi ma che in realtà contengono notizie inesatte o completamente inventate se non addirittura dannose. Da qui la necessità del controllo umano, non delegabile in alcun modo, soprattutto lì dove a rischio c'è uno dei brand più prestigiosi e noti del food targato Italia. Non solo: l'iniziativa sperimentale messa in campo dal Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop potrebbe aprire fronti di dibattito interessanti legati all'intero comparto della comunicazione, anche in vista dell'ultima versione del Gpt rilasciata lo scorso marzo, capace di creare anche foto e video. Un processo velocissimo e inevitabile che rischia di non tradursi in "progresso" se mal gestito per ignoranza o malafede.
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Il Mattino