Sarebbe il Norovirus la causa del malessere riscontrato dalle quattro studentesse casertane e dagli undici studenti pugliesi ricoverati domenica scorsa a Firenze e dimessi...
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«Nell'ispezione fatta nell'albergo - ha affermato il dottor Stefano Bonfigli, responsabile del settore Sanità pubblica della Asl Firenze - non sono state trovate problematiche significative nella conservazione e manipolazione degli alimenti distribuiti, così come pure nei due ristoranti dove i ragazzi sono andati a cena e a pranzo». Proprio l'Asl di Firenze, unitamente all'Asl di Caserta ed alle forze dell'ordine, nei giorni scorsi avevano chiesto ai dirigenti del liceo Manzoni di Caserta e del liceo Archita di Taranto una copia degli itinerari delle gite, alberghi e ristoranti compresi. Un modo per capire la provenienza del virus e poter accertare eventuali responsabilità.
Al momento, però, se la tesi del Norovirus dovesse essere confermata, sarebbe da escludere un problema dei locali in cui gli studenti hanno soggiornato o consumato i pasti. «Personale responsabile degli stessi esercizi - ha aggiunto Bonfigli - ha riferito tra l'altro che alcuni ragazzi avevano chiesto espressamente pietanze in bianco per disturbi già in essere al momento del pasto nel giorno dell'arrivo a Firenze». Una situazione che cambierebbe completamente lo scenario. La stessa Asl di Firenze, infatti, ha subito spiegato che il Norovirus «causa sintomi quali vomito, diarrea e febbre. Forse era già presente tra alcuni ragazzi delle scolaresche, e poi con ogni probabilità si è diffuso tra gli studenti ospitati nello stesso albergo». Ovviamente tutti i giovani studenti che hanno avuto bisogno delle cure mediche sono stati contattati ed invitati ad effettuare esami specifici per confermare la diagnosi.
Le scuole, da parte loro, hanno confermato la propria disponibilità nel fornire tutte le informazioni necessarie alle indagini: «Sin dal primo momento abbiamo monitorato la situazione gestendola con una task force specifica - ha spiegato la Dirigente del liceo Manzoni Adele Vairo - uno dei docenti accompagnatori è rimasto con le ragazze a Firenze fino al loro rientro in città. Al momento, però, il nostro lavoro è limitato alla trasmissione delle informazioni che l'Asl ci chiede».
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Il Mattino