Le strade Casertane tra prostitute e rifiuti

Le strade Casertane tra prostitute e rifiuti
Prostitute, materassi, ceramiche da bagno rotti e tanti, troppi, sacchetti neri per la spazzatura: è questo lo scenario che si presenta agli automobilisti che attraversano...

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Prostitute, materassi, ceramiche da bagno rotti e tanti, troppi, sacchetti neri per la spazzatura: è questo lo scenario che si presenta agli automobilisti che attraversano la strada comunale Teverola-Santa Maria Capua Vetere. E chi percorre la strada provinciale sopraelevata «Marcianise-Giugliano in Campania» ha, più o meno, la stessa visione con immondizia lasciata a un passo dalla carreggiata e carta dei cartelloni pubblicitari mai rimossi sul selciato. Da Trentola Ducenta - dove i rifiuti dei cartelloni del centro commerciale Jambo 1 non vengono spostati e riciclati ormai da settimane - fino a Frignano e a Casaluce. Eppure, la lunga scia d'asfalto lasciata al proprio destino con cartelloni cadenti e non illuminata - per cui è competente la Provincia di Caserta, con a capo il presidente Giorgio Magliocca - ha un unico macchinario che funziona bene: un autovelox che monitorizza la velocità degli automobilisti, tra buche e sporcizia. 

 
Dopo l’Associazione Consumatori e gli esponenti politici di maggioranza e opposizione che siedono in consiglio comunale ad Aversa, c’è anche il Codacons Caserta che snocciola dei dati sugli incassi intascati dalla Provincia dopo l'installazione del macchinario: «Il 13 luglio 2017, lungo la strada provinciale 335, in direzione Napoli, l’Amministrazione Provinciale di Caserta ha installato un autovelox Multiradar  8580 stabilendo quale limite di velocità 60 Km/h». «In soli 15 giorni sono state elevate 80mila contravvenzioni per eccesso di velocità da un minimo di 130 euro ad un massimo di 1500 euro, oltre a decurtazioni massicce di punti o addirittura di sospensioni di patenti.  Il servizio è stato interrotto il 2 agosto scorso solo perché le contravvenzioni erano talmente tante che il personale addetto non riusciva più a redigerle».
«Siamo stanchi – ha poi continuato il Codacons - di essere trattati come servi. L’ Autovelox è stato installato in curva; in questi mesi gli incidenti per evitare l’ autovelox sono stati davvero numerosissimi».


Non va meglio sulla strada che da Maddaloni conduce a Marcianise dove le prostitute semi-nude sostano di giorno e di notte.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino