CASERTA - Liste pulite, si mobilita la commissione antimafia. L’organismo presieduto da Rosy Bindi è pronto a scegliere i Comuni più a rischio e ad...
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Ma non basta. «Stiamo studiando un’altra serie di criteri – fa sapere Mirabelli – per individuare altri Comuni in aggiunta, coinvolti in inchieste di diverso tipo, come Caserta, che investono il tema della responsabilità dei partiti». Quali contromisure si potranno prendere in questo caso è presto per dirlo, ma Mirabelli prova ad accelerare proprio in Terra di Lavoro. Così ha promosso per il pomeriggio del 23 aprile una maxi assemblea di tutti i sindaci Pd e candidati sindaci dei centri al voto. Un evento in programma simbolicamente a Maddaloni, che non va alle urne ma è stata scossa dall’arresto del sindaco di Forza Italia, Rosa De Lucia, e dove il Pd è commissariato sotto la guida dell’eurodeputata Pina Picierno. «Maddaloni – rimarca Mirabelli – condensa in sé l’emergenza che riguarda l’illegalità diffusa nella pubblica amministrazione, che ha portato a numerose inchieste. Partiamo da lì per far capire a tutti che si volta pagina». Parteciperanno con Mirabelli i primi cittadini, gli aspiranti, ma anche esponenti istituzionali, come la collega senatrice Rosaria Capacchione e la Picierno.
Il vertice servirà a definire una serie di regole e a decidere anche una sorta di «road map» della legalità verso il voto: «Innanzitutto - anticipa il senatore lombardo - ci impegniamo a preparare e consegnare le liste in largo anticipo per poterle verificare e chiederemo ai nostri alleati di fare lo stesso. A quel punto applicheremo il codice di autoregolamentazione che ha proposto la commissione antimafia ai partiti l’anno scorso e che i partiti, sotto la propria responsabilità, devono applicare. Sarà anche l’occasione – aggiunge il commissario – di ampliare il dibattito alle ultime novità, come la legge sugli appalti. Ci sarà insomma materia per ragionare seriamente e concretamente sulle cose da cambiare e che possono essere cambiate».
Il codice di autoregolamentazione dell’Antimafia indica come cause ostative alla candidatura i casi previsti dalla legge Severino, aggiungendo il rinvio a giudizio per una serie di reati contro la pubblica amministrazione. Più stringente il codice etico del Pd. E il dibattito sviluppatosi nei Democrat casertani ha già portato all’annuncio dello stop agli impresentabili: «Noi abbiamo chiarito due criteri: uno politico, che è quello della discontinuità rispetto al passato e l’altro che tocca la legalità, tema rispetto al quale ci siamo posti l’obiettivo di garantire le liste con una verifica attenta, chiedendo a tutti di fare altrettanto, per poter eventualmente eliminare presenze che creano dubbi ai cittadini sul rigore delle proposte in campo». Chi farà questo lavoro? Il garante è Mirabelli, «in collaborazione - sottolinea - con la Capacchione, visto anche il nostro ruolo in Antimafia, ma abbiamo già chiesto la collaborazione delle istituzioni, a cominciare dalla prefettura. Abbiamo ottenuto piena disponibilità e siamo pronti a lavorare».
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Il Mattino