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Spiaggia e lungomare di Baia Verde a Castel Volturno deserte. E non sono le restrizioni per la pandemia a tenere lontano dall'area demaniale turisti, amanti della natura o semplici passanti. Anzi, in assenza di zona rossa spazi aperti come questi dovrebbero essere una risorsa ghiotta per chiunque, soprattutto dopo un duro inverno caratterizzato proprio dal lockdown dovuto al covid. Ma il rischio d'essere aggrediti da un branco di cani per chi transita in zona è molto alto, se non addirittura certo.
A lanciare il forte allarme è Giovanni Piazza, storico gestore di un lido di Baia Verde, secondo cui: «I cani randagi sono diventati padroni assoluti della nostra spiaggia e dell'Oasi dei Variconi. Aggrediscono tutti. La loro presenza, o meglio, l'incapacità delle istituzioni di prelevarli e eliminare un grosso rischio per la salute pubblica, ha di fatto desertificato l'area. Nessuno più passeggia né sulla spiaggia, né sul lungomare».
Piazza garantisce che le istituzioni sono informate del problema, che lui stesso, insieme a un suo collega gestore di un altro lido della zona, si è recato al comando vigili urbani e presentato una formale denuncia. Ma anche i social network che parlano di Castel Volturno sono zeppi di testimonianze di aggressioni di cani o mancate, o subite.
Dal municipio confermano il problema e garantiscono che l'ente mette in campo per debellare il fenomeno enormi risorse, ma che la battaglia rispetto all'illegalità diffusa della zona, che fra le altre cose fa abbandonare costantemente nuovi cani, è molto complicata. «Un dato su tutto vale a far comprendere la portata spiega Pasquale Marrandino, assessore all'ecologia in un solo anno sono stati catturati in zona circa cinquanta cani. È un numero enorme, che forse in Campania produce solo la città di Napoli. e nonostante questo, ci arrivano anche a noi nuove segnalazioni di nuovi cani abbandonati».
Peraltro, nell'area di Castel Volturno non è facile accalappiare cani come in aree molto urbanizzate. A ogni segnalazione di aggressione è obbligatorio la segnalazione del municipio all'Asl e l'intervento di personale specializzato per recuperare l'animale responsabile. «Ebbene spiega sempre Marrandino durante gli ultimi sette interventi del personale dell'Asl si è riusciti ad accalappiare un solo cane, perché la zona è vasta e gli animali riescono facilmente a nascondersi fra la vegetazione e far perdere le loro tracce, a differenza di come avviene magari in città, dove non ci sono molte vie di fuga».
Al momento, secondo l'assessore Marrandino sulla spiaggia di Baia Verde sarebbero rimasti cinque cani randagi. Per catturarli, come per tutti quelli precedenti se ne farà carico un'associazione animalista locale, Code Felici, che ha una specifica convenzione gratuita col Comune. A quel punto si spera di liberare la spiaggia dal pericolo e riconsegnarla ai cittadini per l'imminente stagione estiva. «Sempre che non ci siano nuovi abbandoni di cani», dice Marrandino.
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