Cade dal ponteggio nel cantiere Tav, operaio di 36 anni in prognosi riservata

Cade dal ponteggio nel cantiere Tav, operaio di 36 anni in prognosi riservata
Stava lavorando su un ponteggio all'interno del cantiere dell'Alta velocità, a pochi metri dall'Acquedotto carolino, quando improvvisamente ha perso...

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Stava lavorando su un ponteggio all'interno del cantiere dell'Alta velocità, a pochi metri dall'Acquedotto carolino, quando improvvisamente ha perso l'equilibrio ed è precipitato da un'altezza di tre mesi. Ha anche chiesto l'aiuto di qualche collega che era nei paraggi, ma il volo è stato inevitabile. Non è riuscito ad evitarlo ed è piombato a terra, in una pozza di sangue. Le condizioni di un operaio originario della Sicilia, di 36 anni, dipendente di un'azienda che lavora all'interno del cantiere dell'Alta velocità Napoli-Bari, tratto Cancello-Frasso Telesino, sono apparse subito gravi.

L'episodio è accaduto mercoledì mattina intorno a mezzogiorno, quando i suoi colleghi hanno assistito all'incidente e hanno dato immediatamente l'allarme dopo averlo soccorso. Sul posto si sono precipitati i sanitari dell'ambulanza del 118 di Maddaloni e le forze dell'ordine, sia carabinieri che agenti di polizia. L'operaio, che era comunque cosciente, è stato trasportato d'urgenza al Pronto soccorso dell'ospedale di Marcianise, dove si trova ricoverato tuttora in prognosi riservata. Nella caduta l'uomo ha riportato un profondo trauma toracico con l'interessamento di diverse costole e la frattura della clavicola. I camici bianchi di turno del Pronto soccorso lo hanno sottoposto a una serie di accertamenti e poi trasferito nel reparto di Chirurgia d'urgenza. Sul posto dell'incidente sono intervenuti anche gli ispettori del lavoro, che hanno chiesto delucidazioni sull'accaduto al direttore dei lavori e al responsabile del cantiere che saranno ascoltati nuovamente nei prossimi giorni. Spetterà a loro, insieme ai carabinieri, stabilire se all'interno del cantiere siano state rispettate tutte le misure di sicurezza previste dalla legge. Gli stessi ispettori, proprio ieri mattina, ha preso contatto con il responsabile della sicurezza del cantiere e sentiti come testimoni i colleghi dell'operaio.

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Su quel cantiere, che risulta essere una svolta per il territorio maddalonese e della Valle di Suessola sul fronte trasporti, si registrano spesso incidenti sul lavoro. A settembre scorso, si verificò un altro incidente nel cantiere di via Pioppolungo a Maddaloni, a pochi passi dalla Nazionale Appia. Un operaio, trasfertista pugliese, finì in terapia intensiva dopo aver riportato la frattura del bacino, di alcune costole e un'emorragia interna abbastanza grave. Per rimettersi totalmente si è dovuto sottoporre ad una serie di interventi chirurgici e sta ancora effettuando terapie riabilitative. Intanto, con l'episodio di mercoledì scorso si aggrava il bilancio di coloro che si infortunano sul posto di lavoro.

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Da una statistica interna al cantiere dell'Alta velocità, il 60% degli operai impiegati nel tratto Cancello-Frasso Telesino ha comunque un contratto a tempo determinato massimo di quattro mesi e lavorano tutti per un totale di quasi dieci ore al giorno per sette giorni. Ma non solo, se si calcola il lavoro mensile, le ore ammontano a più di duecento. Intanto, il caso dell'operaio siciliano, che ora versa in gravi condizioni, fa aprire una nuova inchiesta che, dopo il verbale che stileranno gli ispettori del lavoro, finirà senza dubbio nelle mani della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, che dovrà accertare se all'interno del luogo di lavoro siano stati rispettati tutti i parametri di sicurezza previsti dalla legge.


 

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Il Mattino