Uno gli ha fornito l'arma, l'altro lo ha aiutato a distruggere il cadavere. I tasselli del puzzle dell'orrore stanno andando a posto. Lentamente, come se emergessero...
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Francesco De Turris, 51 anni, è uno spacciatore di cocaina, ma i clan, a Ponticelli, non l'hanno mai «autorizzato» a vendere la droga, tant'è che un anno gli spezzarono una gamba. La punizione degli sgarristi dei De Micco, però, non ha spento la sua brama di «potere», tant'è che poi si è impossessato di un campetto comunale per il calcio a 5 e, quando la struttura è stata affidata a una associazione, sia gli spogliatoi che le giostrine dell'area adiacente sono state misteriosamente distrutte. Un «capetto», dunque, un aspirante capozona di un quartiere a ridosso del Conocal dove, dopo una breve e sanguinosa faida contro i D'Amico, si è imposto il clan De Micco. A quel «capetto», Guarente, incensurato e inesperto si è rivolto per «fare e per apparare il guaio», come si dice da queste parti.
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Il Mattino