Picchiò e soffocò anziana per soldi il killer in cella dopo cinque anni

La donna fu colpita più volte alla testa con un ferro da stiro

Picchiò e soffocò anziana per soldi il killer in cella dopo cinque anni
Era un cold case, un delitto rimasto nell'oscurità per cinque lunghissimi anni. La vittima era Anastasia Spiniello di 73 anni, trovata morta nella sua abitazione in via...

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Era un cold case, un delitto rimasto nell'oscurità per cinque lunghissimi anni. La vittima era Anastasia Spiniello di 73 anni, trovata morta nella sua abitazione in via Guicciardini a Mondragone. Ieri, la svolta: i carabinieri della sezione operativa di Mondragone hanno arrestato per omicidio Mario Cristiano di 31 anni.

Era in possesso di una carta Postepay con il denaro di Anastasia e, stando alle indagini, fingendo di essere affezionato alla donna, al punto da chiamarla "zia", avrebbe fatto ottenere dei finanziamenti alla donna per poi beneficiarne probabilmente lui. Ma a tradirlo sono state le numerose sostituzioni di persona che avrebbe attuato nel corso del tempo e anche - per gli inquirenti - le accuse della sua compagna durante le intercettazioni che per gli inquirenti rappresentano "confessioni stragiudiziali". Non solo. Un amico, il giorno del ritrovamento del cadavere, il 19 dicembre del 2018, aveva ricevuto da Mario un messaggio su Messanger che lo informava che l'anziana era stata uccisa. Uno neo: i carabinieri stavano per fare irruzione nell'abitazione della donna, quindi solo l'assassino poteva sapere cosa avrebbero trovato all'interno. La scientifica avrebbe poi prelevato della sostanza ematica sull'impugnatura della scopa elettrica e su un mobile, dove era appoggiata la testa della vittima. Comparata con alcuni indizi, i risultati sarebbero poi stati inseriti nel fascicolo d'indagine della procura di Santa Maria Capua Vetere.

E così, i carabinieri del reparto territoriale ieri hanno eseguito un'ordinanza in carcere emessa dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Un'articolata attività investigativa ha permesso di capire il movente. Stando alle indagini, la donna fu colpita alla testa con un ferro da stiro e soffocata con un fazzoletto conficcatole dall'aggressore nella cavità orale, fino a provocarne la morte.

Le intercettazioni telefoniche e i riscontri dei tabulati hanno portato l'indagine in direzione dell'unico indagato, Mario, all'epoca 27enne, che - si è poi scoperto - forniva assistenza e supporto nei quotidiani bisogni all'anziana, approfittando della fiducia riposta in lui e della solitudine. E così, dal 2015 al 2018, avrebbe fatto stipulare negli istituti bancari ed agenzie finanziarie, più prestiti e cessioni sui ratei di pensione per un ammontare di oltre 27.000,00 euro, fino a condurre la donna all'impossibilità di onorare i debiti contratti. Questo, il motivo per cui sarebbe scoppiata la lite fra l'anziana e Maria, quel giorno del delitto, terminata con la morte di quest'ultima.


Gli inquirenti hanno passato al setaccio i conti della donna e hanno scoperto che aveva ottenuto un finanziamento con l'istituto bancario Compass, con la Findomestic, e nello stesso anno con l'Ibl banca. Sono stati ascoltati io vicini dell'abitazione della donna, ma anche un dipendente dell'ufficio postale. L'omicidio sarebbe maturato nel momento in cui la donna si sarebbe resa conto del dissesto finanziario a cui l'indagato l'avrebbe portata, senza possibilità di tornare indietro.
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Il Mattino