Di «inciarmi», ovvero stratagemmi, ne sarebbero stati architettati a più gradi. Tutti tesi a coprire gli illeciti a monte dell’ampliamento della clinica...
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La sfera regionale e dei vertici sanitari coinvolti nell’indagine per corruzione, falso in atto pubblico, violazione della materia urbanistica, trova il suo fulcro in una circolare emanata dalla direzione generale della Regione Campania per la Tutela della salute e il coordinamento del Sistema sanitario retta dal dirigente Postiglione. La delibera messa sotto accusa dai sostituti procuratori Giacomo Urbano e Vincenzo Quaranta della Procura di Santa Maria Capua Vetere, diretta da Maria Antonietta Troncone, avrebbe permesso a Schiavone di mettere a posto le carte in merito al tetto massimo di posti letto presenti nelle sue strutture. Secondo l’accusa, Schiavone avrebbe prodotto documenti falsi, non presentando un piano preventivo, sebbene fosse richiesto dalla legge. Con l’ampliamento della clinica, i posti letto sarebbero passati da 150 a 574, il che avrebbe violato le normative regionali. La clinica si è sempre difesa sostenendo che i posti sarebbero stati «recuperati» dalla chiusura delle altre strutture della stessa proprietà. Per la Procura, però dietro l’ampliamento di Pineta Grande ci sarebbero una serie di favori ottenuti da Schiavone grazie ai suoi rapporti con dirigenti regionali, dell’Asl e della Soprintendenza. Già bloccati dal sequestro del settembre scorso, i cantieri per l’ampliamento di Pineta Grande sono ritenuti abusivi. Durante i precedenti due step dell’indagine, Schiavone avrebbe anche tentato di «avvicinare» i pm titolari dell’inchiesta. Secondo la Procura è «sintomatico», delle sue capacità di «inquinare» le prove. Schiavone, sostiene la Procura, «conosceva in anticipo lo sviluppo delle indagini» e in clinica venivano a sapere in anticipo anche dei controlli. «Qui ci sta l’abuso... lo devono sequestrare». Commentano, intercettati, due degli indagati. Consci, secondo i pm, degli illeciti «coperti» dalla rete istituzionale al servizio di Schiavone. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino