Casal di Principe, la casa-lager dei pitbull da combattimento

Casal di Principe, la casa-lager dei pitbull da combattimento
Salvati dalle lotte, salvati da un destino «legato» a una cuccia con catene attaccate al tetto di una casa: sette cani di razza Pittbull sono ora affidati alle...

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Salvati dalle lotte, salvati da un destino «legato» a una cuccia con catene attaccate al tetto di una casa: sette cani di razza Pittbull sono ora affidati alle cure dei veterinari grazie all'intervento degli agenti del posto fisso Operativo di Casapesenna - diretti da Stefano Ricciardiello - e del personale del Servizio Veterinario dell’Asl di Aversa, settore “sanita animale e randagismo”. Un «miracolo» reso possibile solo dalla sensibilità dei vicini dell'allevatore che ha avvertito le forze dell'ordine. I cani erano tenuti in condizioni pessime, privi del microchip e, su alcuni, i poliziotti hanno riscontrato anche  ferite riconducibili al fenomeno illegale dei combattimenti. Dopo la segnalazione anonima, gli agenti hanno fatto irruzione in un’abitazione di Casal di Principe nei pressi di via Caltagirone, dove erano stati segnalati maltrattementi di animali e combattimenti tra cani, tra l’altro fatti accoppiare per alimentare il mercato illegale dei cani. Lo scenario che gli agenti si sono trovati davanti era devastante: al sole e con una piccola cuccia per ripararsi, i cani non avevano alcuna libertà di movimento.




Gli esemplari, infatti, erano legati sul soffitto e sul terrazzo dell'abitazione di un ventenne: erano tutti privi di microchip, alcuni attaccati a catene fissate verticalmente alla soffitta dell’abitazione e privi di qualisasi basilare cura. In particolare, su uno di questi animali, femmina dell’età approssimativa di circa 4 anni, sono state riscontrate numerose cicatrici, presumibilmente riconducibili a ferite riportate dopo combattimenti con altri animali. Così, i cani sono stati prelevati dal Servizio veterinario e sottoposti a sequestro, mentre il sedicente proprietario, M.G. di anni 20, già noto alle forze dell'ordine per detenzione di stupefacenti, porto e detenzione di oggetti pericolosi e ricettazione, è stato denunciato in stato di libertà per il reato di maltrattamenti di animali e contravvenizonato per la mancata iscrizione (microchippatura) degli animali all’anagrafe canina. Uno dei pitt bull sequestrati è stato, sul posto, affidato in adozione dopo la  registrazione all’anagrafe canina. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino