Pratella, droga nei campi: presa la coppia di contadini-spacciatori

Pratella, droga nei campi: presa la coppia di contadini-spacciatori
Da produttori agricoli a produttori di droghe, attività dai soldi veloci e facili con meno fatica ma più rischi. Aveva forse messo in conto anche questo la coppia di...

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Da produttori agricoli a produttori di droghe, attività dai soldi veloci e facili con meno fatica ma più rischi. Aveva forse messo in conto anche questo la coppia di coniugi quasi quarantenne che si erano dedicati anima e corpo all'allestimento di una produzione di sostanza stupefacente finita all'attenzione dei carabinieri della compagnia di Piedimonte Matese, guidata dal maggiore Francesca Baldacci. Avevano prodotto ben trentatré chili di marijuana, con 550 piantine che a coltivazione terminata avrebbero dato quasi una tonnellata di sostanza stupefacente, e circa mezzo chilo di cocaina. Il tutto è stato sequestrato dai carabinieri tra il comune di Pratella, nell'Alto-Casertano, e quello molisano di Pettoranello del Molise (Isernia).



E così, lui di 39 anni è finito in carcere e la moglie 37enne ha beneficiato degli arresti domiciliari. Il blitz antidroga è scattato quando i carabinieri della compagnia di Piedimonte Matese hanno notato movimenti sospetti in un'azienda agricola di Pratella, località Roccavecchia. Nei giorni precedenti all'arresto della coppia, gli stessi carabinieri di Piedimonte Matese avevano eseguito sequestri e arresti di persone trovate in possesso di ingenti quantitativi di marijuana, acquistata probabilmente dalla coppia di contadini-spacciatori.

Un aumento sensibile di persone arrestate che ha fatto approfondire le indagini dei militari. Sono scattati gli appostamenti per tenere sotto controllo i coniugi. In una circostanza i militari hanno sorpreso i due coniugi del posto che spostavano tre bidoni in materiale plastico a tenuta stagna da un capannone ad un terreno vicino: il 39enne, a bordo di un escavatore, stava rimettendo a posto il terreno sotto il quale erano stati nascosti i bidoni. All'interno dei contenitori c'erano confezioni di cellophane termosaldate contenenti 33 chili di infiorescenze essiccate di marijuana e 480 grammi di cocaina; sono stati scoperti poi buste in cellophane, una macchina per il sottovuoto e vari bilancini di precisione, tutti strumenti necessari per il confezionamento dello stupefacente. I carabinieri hanno quindi trovato nell'auto del 39enne delle chiavi di un capannone industriale che hanno scoperto era ubicato nel vicino centro di Pettoranello del Molise; qui hanno rinvenuto, celata in un vero e proprio labirinto di muri, una serra agricola per la coltivazione della canapa indiana, trovando 550 piantine, tutte messe a dimora in un ambiente a tenuta ermetica, dotato di impianti di climatizzazione e stabilizzazione dell'umidità nonché irradiato da lampade speciali per favorire la fotosintesi clorofilliana. Le piante venivano alimentate da un sistema idrico a circuito chiuso con addizione di fertilizzanti chimici.

Quella dell'altro giorno è solo una delle tante decine di operazioni antidroga eseguite nell'alto Casertano: la zona del Matese oramai da anni è una sorta di crocevia di traffici di sostanza stupefacenti dove si incontra clientela provenienti anche dalle regioni del Molise o dell'Abruzzo che a volte si sposta fin sul litorale domizio. Negli ultimi anni sono stati centinaia gli arresti eseguiti per spaccio e detenzione di droga ma non sono mancati veri e propri blitz contro cartelli e organizzazioni strutturate per smerciare sostanza stupefacente. Ma ci sono stati anche casi di spacciatori provenienti dalle vicine regioni per approviggionarsi della droga e rivenderla tra Molise e Abruzzo. Un fenomeno era diventato pericoloso anche all'esterno delle scuole, dove i giovanissimi sono spesso preda di tentazioni e dove le lezioni di legalità incentrate sul fenomeno della droga sono oramai solo un ricordo. L'azione dell'Arma, in ogni caso, prosegue per contrastare al massimo episodi del genere e individuare i flussi dello spaccio e del traffico di sostanza stupefacente.

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Il Mattino