Processo per corruzione: sette assoluzioni, tra cui quella bis dell’ex sindaco Antropoli

Condannato il collaboratore di giustizia Francesco Zagaria

Il processo per corruzione
Una condanna a 4 anni irrogata al pentito Francesco Zagaria, non ritenuto credibile; tre rinvii a giudizio per altrettanti imputati che avevano scelto il rito ordinario e un...

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Una condanna a 4 anni irrogata al pentito Francesco Zagaria, non ritenuto credibile; tre rinvii a giudizio per altrettanti imputati che avevano scelto il rito ordinario e un patteggiamento a 2 anni, pena sospesa, per un dipendente di un istituto di credito. Si è chiusa così, ieri, davanti al gup del tribunale di Napoli Fabio Provvisier, l’udienza con rito abbreviato che vedeva sotto processo, in ordine a un secondo filone di inchiesta della Dda, l’ex primo cittadino e chirurgo Carmine Antropoli accusato, con alcuni ex amministratori e imprenditori, a vario titolo, di corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio e riciclaggio.

Per i pentiti, le imprese legate ai clan avrebbero ottenuto gli appalti in cambio di appoggi elettorale. Da evidenziare la caduta dell’aggravante camorristica, rimasta in capo soltanto al pentito condannato detto «Ciccio ‘e brezza»: una decisione, quella del giudice, che ha fatto quindi scattare la prescrizione per alcuni reati a carico di alcuni imputati, assolti in parte in formula piena e in parte dubitativa. Con Antropoli sono stati assolti il dirigente comunale Francesco Greco, gli imprenditori Francesco e Giuseppe Verazzo; gli ex assessori Marco Ricci e Guido Taglialatela e Luca Diana. Condanna, con pena patteggiata, a due anni per un dirigente di banca, Andrea D’Alessandro mentre sono andati a processo, in quanto rinviati a giudizio, Domenico Pagano, Alfredo Maria Cenviti e Domenico Farina. Nel processo sono impegnati tra gli altri, i penalisti Gerardo Marrocco, Guglielmo Ventrone, Mauro Iodice, Vittorio Giaquinto, Giovanni Cantelli, Lorenzo Caruso, Ferdinando Letizia, Giuseppe Stellato e Vincenzo Alesci. 

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Il Mattino