Pugile ucciso, il giallo del coltello: difesa o premeditazione? La parola al gip

Pugile ucciso, il giallo del coltello: difesa o premeditazione? La parola al gip
Cambia avvocato Gabriel I. il diciottenne in carcere per l'omicidio di Gennaro Leone, avvenuto a Caserta sabato notte. Cambia avvocato e forse chiarisce meglio la sua...

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Cambia avvocato Gabriel I. il diciottenne in carcere per l'omicidio di Gennaro Leone, avvenuto a Caserta sabato notte. Cambia avvocato e forse chiarisce meglio la sua posizione dinanzi al gip che, entro domani, deciderà se convalidare la misura a carico del ragazzino di Caivano con le stesse accuse ipotizzate dalla Procura. Il fermo di indiziato di delitto firmato dal pm Chiara Esposito reca in calce l'accusa di omicidio, tuttavia la ricostruzione precisa della folle notte di via Vico potrebbe contenere, tra le pieghe, dettagli e sfaccettature che potrebbero spingere il giudice a ipotizzare il reato preterintenzionale a carico del diciottenne. Sono ore di forte tensione per gli amici e soprattutto per i familiari di Gennaro Leone. Sebbene il responsabile della morte del pugile sia stato individuato dai carabinieri poche ore dopo i fatti e arrestato, un cambio di imputazione a ribasso suonerebbe come uno schiaffo in faccia per chi si è visto strappare un figlio in modo così brutale. Eppure la dinamica dell'aggressione, così come finora nota, presenta alcuni punti oscuri tra le tante, drammatiche certezze.


Nessun dubbio sull'identità dell'assassino, né sul suo coinvolgimento nel delitto. Contro Gabriel ci sono i video registrati dai negozi della zona, le testimonianze degli amici della vittima, e una sua, sebbene frammentaria, confessione, resa immediatamente dopo il fermo, quando ha ammesso: «non mi sono reso conto di averlo colpito così forte». E c'è quel movente che funge da aggravante, «i futili motivi» concretizzatisi, a quanto pare, in uno sguardo mal interpretato. Un'assurdità. Elementi che formano il solido quadro accusatorio in mano alla Procura diretta da Maria Antonietta Troncone che, con le indagini delegate ai carabinieri di Caserta, coordinati dal capitano Pietro Tribuzio, domenica ha chiuso il cerchio in pochissime ore. Punti fermi, intorno ai quali restano però alcuni dubbi. L'arma non è stata ritrovata, ma è un dettaglio ininfluente. C'è piuttosto da capire - e il giudice per le indagini preliminari di certo si soffermerà su questi aspetti - se effettivamente Gabriel si sia allontanato dopo una prima lite con Gennaro e sia poi tornato con il coltello, il che potrebbe costargli l'aggravante della premeditazione, o se invece quell'arma l'aveva già con sé durante la prima fase del diverbio e l'abbia usata per sottrarsi a un avversario certamente più potente di lui - che è un tipo mingherlino - e abbia colpito alla cieca, centrando una coscia e non mirando un organo vitale, e, quindi, senza la reale intenzione di uccidere. Gennaro era un pugile, ed era anche molto bravo vista la convocazione in Nazionale under 22, e per di più apparteneva alla categoria dei mediomassimi. Un colosso rispetto a Gabriel che, dalle foto su Facebook, appare basso e magrolino. La strategia difensiva potrebbe andare su questi aspetti, ma sono solo ipotesi.


Il giorno dopo il Comitato per l'ordine pubblico convocato d'urgenza dal prefetto, arriva la stretta sui locali della movida. La firma il sindaco, Carlo Marino, che punta, di nuovo, il consumo di alcol e limita gli orari d'apertura dei locali. E quindi: stop ai cocktail sia nei locali che dai distributori automatici o da asporto in bottiglie di vetro dalle 22 alle 8 del mattino. Dopo mezzanotte non sarà possibile neanche vendere alimenti, questo dal venerdì alla domenica, nelle strade incluse nel quadrilatero via Roma, via Unità Italiana, via San Carlo, piazza Vanvitelli, via Gasparri, via Cesare Battisti. Pesante l'intervento per i baretti che dovranno allontanare i clienti a mezzanotte e mezza e spegnere la musica già alle 22.



Quest'oggi sul corpo di Gennaro Leone sarà eseguita l'autopsia. Venerdì, nella sua città d'origine, San Marco Evangelista, si terranno i funerali. Si è appreso ieri, infine, che gli amici del pugile hanno organizzato una fiaccolata in sua memoria che si terrà sabato a Caserta. La brutta pagina di cronaca ha sconvolto l'intero hinterland e anche i più giovani sembrano fortemente provati dal drammatico epilogo che ha avuto una stupida lite di strada. «Abbiamo paura - dice una delle ragazze che ha portato un fiore in via Vico - non credo che passerò ancora un sabato fuori a un bar».
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Il Mattino