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Era sfuggito al blitz anticamorra della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli realizzato dai carabinieri a Caivano e si è rifugiato, come tanti altri latitanti partenopei, in una villetta di Castel Volturno, sul tratto casertano del litorale domizio.
Scoperto dai carabinieri, è rimasto interdetto e sorpreso. «Come avete fatto a prendermi?» ha detto il ricercato, il 66enne Antonio Angelino, ai militari del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna quando lo hanno stanato nella villetta sul litorale.
I carabinieri hanno presidiato l'area attorno alla villetta per ore fino al momento in cui Angelino si è affacciato ad una finestra; è stato quindi riconosciuto ed è scattato il blitz.
Angelino sfuggì all'operazione dell'otto giugno scorso dei carabinieri che hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli a carico di 20 persone indiziate dei reati di associazione di tipo mafioso, estorsioni consumate e tentate, detenzione e porto di armi da guerra e comuni da sparo, tutti delitti aggravati dal metodo mafioso.
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