«Chi non vuole cambiare le cose a Caserta, Napoli e in Campania è la camorra, è l'unica che ci guadagna dai rifiuti in strada o dal lavoro illegale. Detto...
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Non sono mancati momenti di tensione a Castel Volturno , quando il leader della Lega, dopo aver concluso il comizio in piazza 8 settembre 1943, ha fatto una passeggiata per alcune viuzze del centro storico, ed è stato contestato da alcuni manifestanti: «Vattene» gli hanno urlato, mentre altri esponevano uno striscione già visto ieri a Mondragone. Agenti della Digos di Caserta sono intervenuti per riportare la calma; il resto l'hanno fatto i sostenitori di Salvini, che l'hanno applaudito intonando in coro «Salvini, Salvini».
«Gli immigrati che vivono a Castel Volturno irregolarmente e senza permesso, non hanno diritto a stare qui», ha detto il Capitano rispondendo alle domande dei cronisti sulla presenza di circa quindicimila immigrati non regolari, molti dei quali presenti da 20 anni con figli nati in Italia ma senza alcun diritto; persone per cui è impossibile parlare di rimpatrio. «Occore innanzitutto fermare gli arrivi - dice Salvini - affinchè il problema non si aggravi; abbiamo chiuso centri con grandi numeri, penso al Cara di Mineo con 4mila immigrati, a Bagnoli con 2mila; sono cose che non fai in un quarto d'ora, quando ero al mMinistero dell'Interno facemmo lo sforzo di inviare poliziotti. Occorre pazienza e bisogna lavorare di concerto con i sindaci, quindi suonare i campanelli perché sono tanti gli immigrati che hanno diritto a stare qui» dice Salvini, aprendo al censimento dei migranti, strumento già proposto in passato proprio a Castel Volturno. «Provi a fare lei il clandestino in Svizzera» chiede Salvini ad un giornalista; «la cacceranno subito. Dobbiamo farlo anche in Italia, perché bisogna scegliere tra legalità e illegalità».
«Lavoro, lavoro lavoro, ma anche sicurezza e ambiente: di ciò avrei voluto parlare ai cittadini di Mondragone, se mi avessero fatto parlare quei quattro delinquenti che mi hanno impedito di esprimermi. Su questo ho chiamato il prefetto» ha quindi spiegato Salvini «L'unico a raccontar palle in Campania - ha proseguito Salvini - è De Luca, che aveva promesso di rimuovere 5 milioni di ecoballe che sono ancora tra Villa Literno e Giugliano. Qua c'è un problema di salute, ma ci occuperemo noi di queste cose non appena saremo al Governo in Campania». Rivolgendosi ancora a De Luca, il leader della Lega ha poi affermato ironicamente: «Sono preoccupato perché sono le 9.30 e De Luca ancora non mi ha insultato. Forse ho fatto qualcosa di sbagliato?». Tornando ai problemi di ieri, Salvini ha poi aggiunto che nonostante i bastoni, gli insulti, l'acqua, è riuscito a parlare con «gli agricoltori, con le mamme che hanno problemi di sicurezza per i bimbi, con i residenti del quartiere degli ex Palazzi Cirio che vivono prigionieri in casa pur pagando le tasse, con imprenditori turistici: mi impegno a far parlare delle bellezze, dalla mozzarella al mare, dei territori di Mondragone e Castel Volturno».
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Il Mattino