Sosta selvaggia sui galoppatoi raffica di multe nelle aiuole

Ieri 30 verbali, da gennaio sono 235

Le multe ai galoppatoi
Sono 235 le sanzioni elevate per sosta selvaggia da inizio anno a ieri nel solo tratto dei galoppatoi di viale Carlo III. Un numero già di per sé elevato...

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Sono 235 le sanzioni elevate per sosta selvaggia da inizio anno a ieri nel solo tratto dei galoppatoi di viale Carlo III. Un numero già di per sé elevato considerando il periodo di soli quattro mesi e se paragonato ai dati degli anni precedenti, ma che è destinato a crescere vertiginosamente. Solo ieri mattina, infatti, almeno altre trenta auto sono state sanzionate dagli agenti della polizia municipale perché in divieto di sosta sul galoppatoio a ridosso della stazione ferroviaria di Caserta. Un fenomeno questo della sosta selvaggia come riportato in settimana da "Il Mattino" che negli ultimi anni è cresciuto a dismisura nonostante le contravvenzioni.

Se nel 2020 le multe sono state appena 71 a causa del Covid-19 e nel 2021 sono state 110, l'anno scorso si è chiuso con 178 verbali per divieto di sosta solo nel tratto del galoppatoio di viale Carlo III. «Siamo costantemente impegnati su quell'area dice il comandante della polizia municipale di Caserta, Luigi De Simone per scoraggiare gli automobilisti a parcheggiare sull'aiuola dell'ex galoppatoio di viale Carlo III e per sanzionare chi non rispetta il divieto. Purtroppo però, nonostante i numerosi verbali fatti e nonostante la segnaletica chiara che indica il divieto di sosta, alcuni automobilisti continuano imperterriti a parcheggiare. Dal canto nostro possiamo solo continuare a sanzionare i veicoli applicando il regolamento di polizia urbana».

L'area utilizzata per la sosta selvaggia, infatti, non è di fatto una strada ma un'aiuola. Questo implica l'impossibilità per la polizia municipale di applicare il Codice della strada e le relative sanzioni, e di poter solo utilizzare il regolamento di polizia urbana che, per questa fattispecie di infrazione, prevede una sanzione di 50 euro. Non è prevista, inoltre, neppure la rimozione con il carrogru.

«Occorre che i cittadini rispettino le regole conclude De Simone e che utilizzino per la sosta solo gli stalli consentiti». Sia in via Vivaldi, infatti, che in via Acquaviva, ci sono diversi parcheggi a raso oltre alle grandi aree di parcheggio a pagamento. Soluzioni queste ultime che oltre a risolvere il problema della sosta selvaggia e dei conseguenti verbali, garantirebbero una sosta più sicura delle auto dei pendolari e di chi, nei fine settimana e nei giorni festivi, arriva a Caserta per visitare la Reggia e la città. Diversamente, un'altra soluzione potrebbe essere solamente l'installazione di paletti a delimitazione dell'intero spazio in cui vige il divieto di sosta.
 

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Il Mattino