GRICIGNANO DI AVERSA - Alcuni hanno assistito ai fatti. Ai giornalisti hanno addiritura mimato la sparatoria: «Ha esploso il colpo di pistola in bocca ad Alagiee e il...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Non ero presente in quel momento - racconta un ospite siriano della struttura - dopo la sparatoria, sono venuto qui. Qualcuno dei miei amici ha anche un video di quel momento. Ho sentito persone dire che era successo questo problema. In questo edificio, quando il titolare della struttura è arrivato qui, è scoppiato un incendio. L'ospite, in realtà, aveva già provato a incediare tutto quattro o cinque volte. Poi gli hanno sparato, ma prima della sparatoria ho sentito che diceva: io non vado da nessuna parte».
In effetti, se gli ospiti dei centri di permanenza temporanea non rispettano le regole del centro, a loro viene notificato un provvedimento di revoca del vitto. Probabilmente, Carmine Della Gatta si era recato nel centro La Vela per notificare il provvedimento a Alagiee Bobb quando quest'ultimo ha perso le staffe. Così è partito il colpo «che gli ha attraversato la bocca ed è uscito dal collo», spiegano alcuni amici del ragazzo del Gambia. «Non si può uccidere una persona innocente direttamente - continua il ragazzo siriano - siamo esseri umani. La nostra vita è in pericolo. Dopo il fatto, quattro persone si sono messe a correre e sono fuggiti da qui,noi li abbiamo visti. Adesso loro vivono in strada». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino