Sarebbero finiti sugli scaffali di molti negozi della provincia di Caserta, gestiti da commercianti senza scrupoli e quindi in molte case, le seimila uova pasquali (5.948 per la...
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I carabinieri del Nucleo per la tutela della salute, in particolare, hanno denunciato due legali responsabili, rispettivamente, di un'azienda all'ingrosso di alimenti della provincia di Napoli ma a ridosso di quella casertana, per aver detenuto le uova di cioccolato in cattivo stato di conservazione, lasciate esposte agli agenti atmosferici ed ai raggi solari, e di uno stabilimento di prodotti dolciari per aver commercializzato uova nella provincia di Caserta. Nell'ambito della vasta operazione, il Nas ha rinvenuto anche alcune uova di cioccolato dichiarate «biologiche» con specifico logo identificativo: al fine di accertare la correttezza attestata sui prodotti, gli investigatori ha approfondito le verifiche appurando un'errata indicazione riportata nell' etichetta, in particolare alla sede dello stabilimento di produzione rispetto a quello effettivo di lavorazione, ma non rilevando irregolarità sull'effettivo impiego di ingredienti da «agricoltura biologica» nella preparazione dei dolci. L'attività di controllo è maggiormente intensificata a ridosso delle Festività Pasquali quando è più alto il rischio di piazzare in commercio prodotti scontatissimi ma scadenti. Una simile operazione a tutela della salute pubblica è stata eseguita sul territorio casertano anche l'altro giorno a cura, questa volta, dei Carabinieri della Tutela Agroalimentare. Sono finiti sotto sequestro, infatti, i magazzini di un'azienda operante nel commercio agroalimentare all'ingrosso, in provincia di Caserta. I militari della Tutela Agroalimentare di Salerno, infatti, in collaborazione con personale dell'Azienda sanitaria locale a seguito di una ispezione, avevano sequestrato tredici tonnellate di legumi, prodotti ittici e cereali custoditi in celle frigo, per un valore di circa 28 mila euro, rinvenuti mancanti della documentazione di provenienza e conservati in uno stabilimento privo della notifica all'Autorità competente (la cosiddetta Scia Sanitaria). Il titolare dell'azienda è stato diffidato a produrre la documentazione necessario documenti e quanto utile a a dimostrare la provenienza degli alimenti. Nei suoi confronti è scattata una sanzione per diverse migliaia di euro. In procinto delle Festività pasquali, i militari del Tutela Agroalimentare stanno rafforzando gli interventi a garanzia della sicurezza agroalimentare per le tavole degli italiani. I controlli degli investigatori proseguono incessanti anche nei prossimi giorni, nel settore agroalimentare: maggiore attenzione alle attività che commercializzano dolci pasquali, come colombe, pastiere e rustici tradizionali oltre che a largo raggio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino