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Anna Vallone, classe 1992, frequenta il corso di scrittura alla Scuola Holden e da questa esperienza decide di mettersi alla prova e cimentarsi nella scrittura di un romanzo, "Non lo saprà nessuno", sono passati quattro anni dal primo libro e la scrittrice è pronta a tornare in libreria con "L'altra metà della colpa" (Ensamble). Il romanzo racconta la storia di Martha, che da bambina viene abbandonata dalla mamma e cresce nella convinzione di essere colpevole della fuga della madre, mentre vuole dal padre delle risposte che l'aiutino a vivere senza questo peso.
Come nasce la storia?
"Il libro è nato in un giorno di maggio, all'ultimo anno della Scuola Holden.
Ma chi è Marta?
"Lei è l'unica con cui ho dovuto lottare all'interno di questo libro. È diversa da me, io volevo fosse un po' più buona, ma si ribellava. Volebo facesse scelte migliori, ma peggiorava. È nata così, come una persona a sé, mettendo insieme un po' di caratteristiche che non sopportavo di alcune persone, soprattutto amiche e amanti, e che mi avevano creato una certa sofferenza nella vita. Così ho creato Marta, che è una fusione dei lati più scomodi delle persone con cui mi sono dovuta relazionare e che, grazie a lei, ho perdonato. Anzi, ho addirittura empatizzato con alcune di loro. È stato un viaggio intimo tra me e lei".
Ci sono dei tratti biografici?
"Sicuramente Marta, come dicevo, è un mix di persone, ha i tratti caratteristici di persone conosciute, soprattutto donne, tra amanti e amiche. Lei è stato un esperiento, creato apposta per rappresentarle tutte loro. Per quanto riguarda le sue vicessitudini, invece, è un mix tra me e altre persone. Poi, c'è sempre qualcuno che dice che quello che noi non sopportiamo degli altri è in realtà parte di noi stessi, quindi sicuramente Marta parla anche di me".
Progetti futuri?
"Ripendere il tour di pressentazioni che, finalmente, a breve ricominciano. Poi, ho un libro nel cassetto, sulla scrivania anzi, che mi piacerebbe pubblicare in tempi relativamente brevi e che ha come tematica centrale la bisessualità". Leggi l'articolo completo su
Il Mattino