Dopo Napoli, Majorana in Germania per l'atomica?

Ettore Majorana
Fanno 80 anni dalla scomparsa di Majorana e mentre Sky predispone con...

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Fanno 80 anni dalla scomparsa di Majorana e mentre Sky predispone con Federico Buffa un bello speciale si moltiplicano anche le iniziative editoriali.  Dopo “Nome in codice: Operazione Majorana (IBN, Roma 2017)", in cui l’autore stabiese Angelo Acampora ha indagato e messo a nudo circostanze inedite riguardo la vita del famoso fisico atomico Ettore Majorana, prima della scomparsa misteriosa da Napoli nel marzo del 1938, in questa nuova ricostruzione storica egli prende in considerazione i possibili sviluppi di una sua condotta clandestina. Il nuovo testo s'intitola "Ettore Majorana: caccia alla volpe" ed uscirà tra poco per i tipi della felsinea Odoya.  Il famoso gruppo dei fisici di “via Panisperna” si era disgregato in seguito alle leggi razziali proprio nel 1938. Due di essi: Enrico Fermi ed Emilio Segrè erano fuggiti negli USA e furono reclutati nel progetto della bomba atomica. Anche i il Terzo Reich costituì diverse equipes per costruirne una, tra cui una sponsorizzata dalle SS. A capo di una di esse misero il fisico teorico più brillante di cui disponevano: Werner Heisenber. Heisemberg era stato il professore di Majorana durante uno stage a Lipsia nel 1933. Aveva ottenuto il Nobel per la sua teoria sulle forze di scambio che, però, Majorana in seguito si era permesso di correggere. I tedeschi furono a un passo dal rendere operativa una bomba atomica in scala ridotta. Anzi, a un certo punto della competizione scientifica erano molto più avanti degli americani. Nuovi documenti desecretati recentemente hanno accertato che avevano persino sperimentato due test atomici. Perché a un certo punto furono surclassati dal gruppo di Fermi? Majorana c’entra qualcosa? L’indagine storica condotta su una nuova documentazione fornita dagli studiosi nelle loro recenti opere e questa aggiornata ricostruzione dei fatti ci pongono davanti a una coltre di nebbia che si sta diradando, oltre la quale non ci possono essere dubbi: la silouette che appare è proprio quella di Ettore Majorana. Ettore Majorana a Napoli nel 1938. Werner Heisenberg, capo dell’equipe. L'atomica tedesca denominata “Club dell’Uranio”.
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Il Mattino