L’Origine, mostra fotografica di Francesco Soranno

L’Origine, mostra fotografica di Francesco Soranno
Si tratta di un lavoro totalmente concettuale e simbolico», così esordisce Francesco Soranno nel presentare la sua prossima mostra fotografica intitolate...

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Si tratta di un lavoro totalmente concettuale e simbolico», così esordisce Francesco Soranno nel presentare la sua prossima mostra fotografica intitolate “L’Origine” che si inaugura oggi alle 18 presso il Complesso Monumentale San Severo al Pendino a Napoli, in Via Duomo 286. «Questa opera - aggiunge - costituisce la prima parte di una ricerca più complessiva finalizzata a rappresentare il tormento esistenziale più drammatico e doloroso per l'essere umano: la consapevolezza della nascita e della morte».


Immagini asciutte, scarne, essenziali, rappresentative del paradigma della vita, dalla sua origine, appunto, sino alla scoperta della sua finitezza, una performance in cui l’interprete femminile accenna ai principali sentimenti umani: lo stupore e la meraviglia prima, la paura e lo sgomento, persino il dolore, poi, allorché sopravviene la presa di coscienza del limite temporale della nostra esistenza e, dunque, la stupefacente scoperta si tramuta in inquietudine, smarrimento, angoscia.

Francesco Soranno, presidente dell’Associazione Flegrea Photo, non è nuovo a lavori creativi di siffatta specie, storie in cui sono rappresentate, in maniera intensa e primaria, particolari vicende e sentimenti attraverso la potenza descrittiva di immagini fotografiche, rigorosamente in bianconero: già nel 2017 aveva esposto una interessante ricerca sulla “Sibilla Cumana”, sul “mistero della vergine oscura”, lavoro anche quello in cui storia e leggenda si mescolavano a forti emozioni e intensi sentimenti umani.

Questo nuovo lavoro costituisce una ulteriore maturazione dell’uso della fotografia come potente linguaggio contemporaneo, efficace mezzo espressivo dei nostri giorni che, liberato dalla mediocrità delle immagini da mostrare frettolosamente sui social media, può costituire un importante modo per fissare nel tempo pensieri e storie che, diversamente, andrebbero disperse nel sempre più rapido vivere quotidiano. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino