A New York l'ultima provocazione di Cattelan: si chiama America ed è un wc a 18 carati

Si chiama “America” ed è l’ultima creazione-provocazione di Maurizio Cattelan: l’artista padovano è tornato sulla scena presentando un wc...

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Si chiama “America” ed è l’ultima creazione-provocazione di Maurizio Cattelan: l’artista padovano è tornato sulla scena presentando un wc ricoperto d’oro. Un vero trono a 18 carati è stato messo in esposizione dal 15 settembre al Guggenheim di New York. Ma l’opera non è stata installata soltanto per essere ammirata: i visitatori del museo muniti di biglietto, infatti, potranno usufruire del servizio come se fosse una normale toilette. Un modo molto “intimo” di vivere l’arte, insomma. Finché nessun estimatore o fan di Re Mida deciderà di acquistare il sanitario delle meraviglie, America resterà nel museo della grande mela, in uno dei bagni del quarto piano. Nathan Otterson, responsabile della conservazione degli oggetti del Guggenheim, ha spiegato come gli addetti ai lavori se ne prenderanno cura: «Stiamo cambiando i prodotti e abbiamo iniziato a usare delle salviette mediche senza alcol, colori o fragranze. Usiamo un pulitore a vapore e tra qualche tempo dovremmo trattare l’opera per farla tornare alla sua brillantezza originale».


Ma perché realizzare un wc d’oro? Il lavoro di Cattelan si tuffa nelle metafore e strizza l’occhio al sogno a stelle e strisce del dare a tutti, una volta nella vita, un'opportunità. Ma il water è anche il simbolo degli eccessi di cui vive il mercato dell’arte e non solo. Nell’intervista all’artista pubblicata sul blog del museo spunta il nome di Donald Trump: quando si parla di eccessi, d’altronde, il candidato alla corsa presidenziale non può certo restare in panchina, abituato com’è a sedersi sui troni dei suoi sfrontati beni immobiliari. Cattelan smentisce dal momento che America è stato concepito quando ancora non si parlava dell’ascesa di Mr Donald. Il tempismo e le fortuite coincidenze, evidentemente, non lo hanno ancora scaricato. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino