Dalla cucina di una pizzeria di New York agli scaffali delle librerie. La famosa dieta della pizza che per oltre un anno ha tenuto banco sui principali rotocalchi americani...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il fenomeno della dieta della pizza era scoppiato appunto un anno fa quando chef Cozzolino, tra le altre cose co-proprietario a New York della pizzeria Ribalta, aveva lanciato una sorta di battaglia contro la demonizzazione del carboidrato prendendo se stesso come esempio concreto che dimagrire si può senza eliminare pasta e pizza. «Una Margherita al giorno e dimagrisci col sorriso» - aveva detto all'Ansa all'epoca spiegando che mangiando una pizza al giorno in sette mesi era passato da 170 a 124 kg. Un risultato raggiunto mangiando ciò che gli dava più piacere e senza fare particolari sacrifici nonchè dopo aver provato ogni sorta di dieta. «Il problema delle diete - aveva detto - è che dopo un pò stancano ed in poco tempo si rimettono i chili persi con sacrificio. Dopo diversi miei fallimenti ma comunque con un problema da risolvere perché' il mio peso eccessivo era diventato un pericolo per la mia salute, ho deciso che avrei ottenuto dei risultati mangiando ciò che non mi faceva pesare l'idea di fare una dieta. Mi serviva in pratica una Happy Diet, e cosa c'è di meglio di una pizza napoletana?».
Il libro è suddiviso in diverse sezioni e si avvale anche di una parte scientifica a sostegno dei carboidrati e della loro importanza in una sana alimentazione. Ma l'obiettivo di Cozzolino è andare oltre quella che è una semplice dieta. Se l'ex First Lady Michelle Obama in otto anni si è battuta per mettere sulle tavole degli americani più verdure e grani integrali, lo chef italiano vuole invece insegnare agli americani a leggere le etichette quando vanno al supermercato e ad evitare di mettere nel carrello prodotti a base di carboidrati super raffinati. «È un modo per rafforzare la dieta Mediterranea - ha detto all'Ansa - si alla semplicità no agli alimenti processati». «Vivendo negli Stati Uniti - ha aggiunto - vorrei anche usare il pretesto della dieta della pizza per diventare una sorta di ambasciatore salutista e creare un movimento culturale a favore del carboidrato da diffondere anche nelle scuole». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino