La visione del Mezzogiorno «è quella di un territorio che può e deve diventare un motore potente della ripresa nazionale. Di un Paese unito e compatto anche...
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Ma Napoli va anche oltre, se possibile. Non è un caso che siano già ben 400 le imprese che hanno aderito a Connext Napoli, la piattaforma di networking di Confindustria che approda per la prima volta nel Mezzogiorno dopo essere stata premiata da un enorme successo al debutto a Milano (7mila presenze, 2.500 incontri be to be). Il 4 giugno prossimo alla Mostra d'Oltremare si ritroveranno imprenditori e manager anche di aziende non iscritte a Confindustria (la novità non è di poco conto), per mettere in campo le proprie competenze e connettersi, appunto, tra di loro allo scopo di ampliare il proprio business.
Coraggiosa e imponente per sforzo organizzativo, la scelta di Confindustria Napoli è forse la più plastica dimostrazione che questa ventata di fiducia e di voglia di futuro sta arrivando anche al Sud (dopo Napoli, Connext farà tappa anche a Palermo a fine giugno). «E che - spiega il direttore generale dell'Associazione partenopea, Michele Lignola si può costruire una prospettiva di sviluppo creando una rete in cui futuro e connessione digitale siano il linguaggio comune, non è più solo un'aspirazione. Ovvero, creando alleanze tra le aziende, puntando sempre di più sulle filiere, verticali e orizzontali, realizzando collegamenti tra big players e pmi soprattutto in termini di trasferimento di tecnologie e competenze». Una vetrina digitale, un'opportunità di marketplace che punta a valorizzare il territorio e ad alimentare un tessuto imprenditoriale che sa di non potersi più sottrarre alla sfida dell'innovazione: per dirla ancora con le parole del presidente di Confindustria, è la sfida che dovrà far crescere dal 20% all'80% le aziende internazionalizzate.
Una sorta di ultima chiamata per invertire la rotta e creare le premesse per quel «grande piano di inclusione dei giovani» al quale anche ieri Boccia fa riferimento. Non a caso sarà lui stesso con il presidente di Confindustria Napoli Vito Grassi ad inaugurare l'evento, praticamente al termine dell'assemblea annuale della territoriale di Palazzo Partanna prevista per la mattinata del 4 giugno. Ci saranno ovviamente anche tutti gli altri attori della rivoluzione digitale napoletana, dal rettore della Federico II Gaetano Manfredi al presidente del Campania Digital Innovation Hub Luigi Nicolais, ai direttori scientifici delle Academy di San Giovanni, all'incubatore Campania NewSteel.
E proprio dal polo scientifico dell'ex Cirio arriva un'indiscrezione che, se confermata, attesterebbe la crescita esponenziale di questa esperienza. Anche Google e Microsoft avrebbero manifestato interesse per la sfida lanciata a San Giovanni da Federico II e Regione Campania, sulla scia evidentemente dei positivi risultati delle sinergie avviate e ormai già consolidate con Apple, Cisco e Deloitte. Contatti sarebbero in corso da qualche tempo con l'ateneo e c'è chi assicura uno sviluppo concreto non appena sarà ultimato il progetto di raddoppio dell'attuale struttura di formazione e ricerca avanzata. Se tutto ciò si verificherà, sarebbe impossibile negare a Napoli e di conseguenza a larga parte del Sud una prospettiva di sviluppo che ancora oggi si fa perfino fatica a considerare. E, soprattutto, una chances in più ai giovani di crescita professionale adeguata alle competenze. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino