Il futuro è nelle mani di start up italiane che usano capitali esteri. È quanto emerso oggi nel corso del workshop «Best Scholarship e Open Innovation - How to...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Oltre al presidente di Rds, Eduardo Montefusco, hanno partecipato Domenico Arcuri, ceo di Invitalia, Enrico Cereda, ceo di Ibm Italia, Jeffrey Hedberg, ceo di Wind Tre, e Carlo Tamburi, direttore Enel Italia. Numeri importanti riconducibili a progetti di start up che hanno creato un volano di crescita nel settore delle tecnologie innovative, coinvolgendo giovani di talento, grandi aziende e istituzioni.
Di fondamentale importanza, e frutto di questi anni di esperienza, è stata la capacità di saper cogliere elementi di innovazione su filiere produttive in cui l'Italia eccelle nel mondo tra cui energia, farmaceutico, meccatronica, media, MED-tech, robotica, consentendo, altresì, di incontrare l'interesse e il coinvolgimento di investitori statunitensi.
«I programmi come Best, che aprono le start up italiane agli investitori internazionali - commenta Hedberg, amministratore delegato di Wind Tre - consentono a molti giovani italiani di poter affermare con successo le loro idee innovative. Le partnership tra grandi imprese, investitori e startup, ciascuno con la specificità del proprio ruolo, sono fondamentali per lo sviluppo, anche in Italia, di un ecosistema di innovazione paragonabile a quelli che si sono già affermati con successo in altre realtà internazionali».
«L'innovazione e la sperimentazione - dice Carlo Tamburi, direttore Enel Italia - soprattutto quando scaturiscono dalla collaborazione con i giovani, sono elementi fondamentali della strategia di business di Enel e risorse preziose per lo sviluppo sostenibile del Gruppo in contesti di mercato sfidanti e in rapido cambiamento. Fin dal suo lancio, abbiamo quindi sostenuto con entusiasmo il programma Best per favorire la nascita di nuove idee e startup tecnologiche, anche nel settore dell'energia».
«È importante costruire sempre più occasioni come questa per contribuire al successo di giovani imprenditori italiani che, dopo l'esperienza negli Stati Uniti, possano tornare nel loro Paese per attrarre investimenti esteri e creare opportunità di crescita e occupazione», conclude. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino