Stabilizzazione dirigenti pubblica amministrazione, è bagarre sulla Finanziaria

Stabilizzazione dirigenti pubblica amministrazione, è bagarre sulla Finanziaria
Mentre in Parlamento è in corso di stesura la manovra finanziaria, la Dirstat - Federazione tra le associazioni e i sindacati nazionali dei dirigenti, vicedirigenti,...

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Mentre in Parlamento è in corso di stesura la manovra finanziaria, la Dirstat - Federazione tra le associazioni e i sindacati nazionali dei dirigenti, vicedirigenti, funzionari, professionisti e pensionati della Pubblica Amministrazione e delle imprese - contesta l'ipotesi di stabilizzazione nel ruolo dei dirigenti dell'A.F. dei soggetti in servizio da almeno cinque anni in area apicale, che abbiano svolto negli ultimi otto anni almeno tre anni in funzione di dirigenti con valutazioni positive e abbiano superato un concorso pubblico di ingresso nei ruoli organici dell'A.F.


«La manovra apparirebbe quasi ridicola se non fosse di per sé impropria e devastante per coloro che la subirebbero - attacca il vicesegretario generale Pietro Paolo Boiano - Con un colpo di mano finirebbero nel nulla anni di contenzioso dinanzi alla giustizia amministrativa, con una legge ordinaria che cancellerebbe la sentenza con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittime, annullandole, tutte le nomine dirigenziali avvenute senza concorso. Non si può far rientrare dalla finestra ciò che il giudice ha fatto uscire dalla porta».


«L'avvisaglia c'era già stata al tempo del decreto milleproroghe, che prorogò al 31 dicembre 2017 l'attivazione delle procedure concorsuali dei dirigenti - continua Boiano - C'è stata pure l'invenzione delle posizioni organizzative speciali, di cui all'acronimo POS-POT, mirando ad aggirare il pronunciato della Consulta. Si vede però che i tentativi fatti vengono giudicati insufficienti, se non maldestri, e allora si mette in campo un escamotage e lo si inserisce in un testo di legge come a voler dare la veste di legalità a ciò che è già stato dichiarato illegale. Ma coloro che ne uscirebbero bastonati, se andasse in porto cotale iniqua operazione, non ci stanno e sono già sul piede di guerra per fermare una ennesima bruttura. La Dirstat è al loro fianco per proseguire ogni forma di lotta al fine che i meritevoli per rango non siano superati dagli abusivi». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino