Superbonus, verso inasprimento sanzioni per chi commette frodi. Ipotesi detrazione sospesa in caso di sequestri

Il governo sta lavorando a un dossier in vista delle nuove norme antifrodi sui bonus edilizi

Superbonus, verso inasprimento sanzioni penali per chi commette frodi
Le sanzioni penali a carico di chi commette frodi sui bonus edilizi potrebbero essere inasprite. È una delle ipotesi allo studio del governo in vista del consiglio dei...

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Le sanzioni penali a carico di chi commette frodi sui bonus edilizi potrebbero essere inasprite. È una delle ipotesi allo studio del governo in vista del consiglio dei ministri che esaminerà nuovamente le norme sulle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni, compreso il Superbonus. In particolare, secondo quanto si apprende da fonti vicine al dossier, si starebbe valutando la responsabilità per chi fa asseverazioni false. 

 

 

La detrazione al 110% del Superbonus, recuperabile oggi in 5 anni, potrebbe essere 'sospesa' in caso di sequestro del credito da parte della Procura. In caso gli accertamenti non si concludano con una confisca, il credito potrebbe così essere recuperato anche una volta scaduti i tempi. È una delle ipotesi su cui, a quanto si apprende da fonti vicine al dossier, sta lavorando il governo in vista delle nuove norme antifrodi sui bonus edilizi. Sulle cessioni si va verso la reintroduzione delle cessioni multiple, con un limite massimo di tre, una all'impresa e due nel mondo bancario.

 

Giorgetti: io non sono contro il Superbonus

«Sul Superbonus il governo è intervenuto, diciamo così in modo rozzo con il blocco delle cessioni. Credo che a questo problema che ha creato oggettivamente una situazione di blocco e grave tensione nel settore si rimedierà a brevissimo con un provvedimento di urgenza, che contemplerà però anche altre misure credo per formalizzare l'attività economica legata all'edilizia e al superbonus, comprese - credo di poter anticipare - anche nuovi strumenti sanzionatori per reprimere ed evitare che succeda ancora». Lo ha detto il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti in question time al Senato.

 

«Io non sono contro il Superbonus, dobbiamo però chiederci tutti se è equo e socialmente responsabile questo tipo di estensione. Però il Parlamento è sovrano e ha deciso che è così», ha chiarito Giorgetti. «Dopodiché - ha aggiunto - spero che a brevissimo il Parlamento e il governo dedichi altrettanta attenzione alle sfide epocali dell'automotive, altrimenti saremo di fronte a una crisi epocale nella produzione diretta e dell'indotto».

 

 

«Se io ho un operaio che perde un posto di lavoro e non ho una misura per sussidiarlo, mentre quel superbonus si rivolge a chi potenzialmente guadagna 300-400 mila euro e ristruttura la terza o quinta casa, per il mio ministero c'è un problema. Ho l'esigenza di richiamare il Parlamento e i colleghi del governo che analoga attenzione e risorse devono essere destinati anche ad altri settori industriali che oggi fronteggiano una crisi epocale», ha spiegato il ministro, ritornando sulle sue dichiarazioni in una recente intervista. «Dobbiamo contemperare due opposte esigenze: di spingere il più possibile la ripresa e ha avuto un ruolo fondamentale non solo il superbonus, ma il sistema di incentivi all'edilizia; ma non possiamo pensare che il futuro industriale del paese sia solo l'edilizia, c'è anche la manifattura», ha detto Giorgetti. «Bene il superbonus per l'edilizia, bene l'edilizia, ma dobbiamo anche dedicare tanta attenzione a tutti gli altri settori industriali che fino a questo momento non hanno ricevuto la medesima attenzione».

 

 

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Il Mattino