La svolta «green» di Capodichino: emissioni zero per tutto l'aeroporto

La svolta «green» di Capodichino: emissioni zero per tutto l'aeroporto
Alla prima uscita pubblica, alla presentazine dell'aereo più «verde» l'Airbus A320neo della EasyJet, il nuovo amministratore delegato della Gesac,...

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Alla prima uscita pubblica, alla presentazine dell'aereo più «verde» l'Airbus A320neo della EasyJet, il nuovo amministratore delegato della Gesac, Roberto Barbieri indica le due opzioni per il futuro di Capodichino: sostenibilità ambientale e nuovo scalo a Salerno «anche subito».


Innanzitutto, la svolta che lo identifica come primo aeroporto «green»: Capodichino ha ottenuto a fine 2018 la certificazione dell'Airport Carbon Accreditation, come aeroporto neutrale per le emissioni di anidride carbonica. «Dal 2012 ad oggi - ha rivendicato con orgoglio Barbieri - l'aeroporto ha ridotto nel suo complesso le emissioni di anidride carbonica di più del 20 per cento». E da qui si parte perché Gesac intende non solo fare corposi passi avanti ma anche estendere questi standard a quanti operano in aeroporto: compagnie e società di servizi «intervenendo sui livelli di anidride carbonica per assicurare presso lo scalo emissioni ridotte per i prossimi anni». Iniziando dalla sostituzione dell'attuale parco bus con bus elettrici, mentre la società di handling GH ha chiuso un accordo di fornitura per il rinnovo dell'intero parco mezzi di rampa (scale, trattori, nastrini) sostituendoli con quelli ad emissioni zero.
 
Capodichino si candida poi a ospitare aerei con i motori a minore impatto ambientale e acustico, come l'A320neo di Easyjet che taglia del 20 per cento i consumi di carburante e di co2 e del 50 per cento l'«impronta acustica», cioè il rumore in fase di decolo e di atterraggio.

Un progetto green che l'aeroporto di Napoli condivide con i sette principali aeroporti europei (Londra Heathrow, Amsterdam Schiphol, Bruxelles, Monaco, Atene, Cipro e Ginevra) nella Task Force ACI Europa «per lo sviluppo sostenibile degli aeroporti» il cui obiettivo è un programma di certificazione ambientale per gli «eroporti basato sui 17 Obiettivi di Sostenibilità delle Nazioni Unite.

Poi c'è Salerno. «Il secondo aeroporto in Campania si può fare anche subito - ha detto Barbieri - Crescerebbe il secondo aeroporto a Pontecagnano e crescerà con equilibrio anche Capodichino. Il decentramento può essere una cosa opportuna e Gesac con sua professionalità e le sue capacità tecniche è pronta a fare la sua parte».


Resta il punto che l'estensione della concessione non è stata fatta dal ministero dei Trasporti e che un quadro più chiaro, forse, si potrà avere al termione della conferenza Conferenza nazionale sul trasporto aereo e e gli aeroporti che comincia oggi a Roma. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino