La fumata bianca è arrivata alle 3.30 di notte. Scongiurata la Cigs per 29.736 dipendenti della Tim e evitata l'uscita senza alcun tipo di paracadute di 4.600 persone...
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L'azienda ha accolto le proposte dei sindacati ed ha trasformato la Cigs in solidarietà difensiva. In sostanza ogni dipendente resterà a casa complessivamente per 26 giorni, due al mese per dieci mesi e tre per i restanti due mesi, con una decurtazione della busta paga che si aggira intorno al 10%. Per gli esuberi, invece, 1.000 lavoratori saranno collocati in prepensionamento già nel 2018 con l'isopensione (un trattamento a cui accede il lavoratore che sottoscrive un accordo di esodo con prepensionamento a carico dell'azienda). Nel nel biennio 2019-2020 potranno essere prepensionati i lavoratori che maturano il diritto entro il 31 dicembre 2024-2025 rispetto ad una base esodabile individuata di massimo 4.000 unità. Tim si è detta pronta ad aprire anche una trattativa, non subito ma dopo l'estate sulla contrattazione di secondo livello.
Soddisfatti tutti i sindacati che hanno firmato l'accordo e che ora hanno avviato le procedure per comunicare i termini dell'intesa attraverso le assemblee, consultazione che si chiudere il 18 giugno. In Campania - Massimo Taglialatela, responsabile Uilcom Uil Campania - andranno in solidarietà 2000 lavoratori. E potranno uscire subito, grazie alla Fornero, 100 dipendenti. Gli altri 400 nel giro di tre anni. «L'intesa è importante - spiega Taglialatela - non solo salva i posti di lavoro e i rischi legati alla Cigs ma apre un nuovo versante sul fronte delle Tlc. Di Maio ci ha assicurato - visto che mantiene la deleghe - che affronterà anche i nodi del mondo degli appalti e subappalti, della guerra dei prezzi, dello scorporo della rete, e soprattutto vigilerà attentamente non solo sul piano industriale ma anche su quelle aziende che prendono gli appalti e poi delocalizzano.
«Siamo particolarmente soddisfatti per questo accordo raggiunto con le associazioni sindacali. Voglio ringraziare i rappresentanti nazionali e territoriali delle associazioni che hanno dimostrato una volta di più di avere a cuore le sorti dell'azienda e del Piano Strategico DigiTIM come dei lavoratori», ha commentato l'amministratore delegato di Tim Amos Genish. «Un particolare ringraziamento - ha aggiunto - va al ministro Luigi Di Maio. Spero di poterlo incontrare quanto prima per affrontare i vari temi di impegno comune». Azienda e sindacati tutti soddisfatti, critica solo l'Usb. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino