Oltre 15 milioni di euro di investimenti in arrivo nel polo di Napoli, destinati al rinnovo della piattaforma relativa alla produzione di lavatrici di alta gamma. Consolidamento...
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Il programma, che prevede nel complesso 250 milioni di euro di investimenti in Italia dal 2019 al 2021, diventerà operativo dopo alcuni passaggi di natura sindacale. L'approvazione dell'accordo dovrà infatti passare al vaglio dei dipendenti entro fine anno tramite referendum, osserva il direttore Human resources: nei centri strategici di Milano Pero, Fabriano, Varese e Carinaro e nei sei siti produttivi che vanno da Varese a Napoli.
«L'intesa si va a innestare sul vecchio piano industriale che terminerà quest'anno ed è la sua perfetta continuazione assicura il capo del personale . Partiamo dal piano 2015-2018 che ha consentito l'integrazione di Indesit, acquisita nel 2014. Finora Whirlpool ha investito nel Belpaese 584 milioni, che adesso verranno implementati, perché è stata confermata la strategicità dell'Italia nel perimetro globale del gruppo».
In Campania finora sono stati investiti oltre 20 milioni, di cui 14 per la riconversione del sito di Carinaro, dove Indesit produceva lavatrici, ora polo per le parti di ricambio e gli accessori degli elettrodomestici Whirlpool. Nello stabilimento casertano lavorano attualmente 320 dipendenti. Altri 500 sono occupati a Napoli, che prima realizzava frigoriferi e oggi lavatrici di alta gamma. All'ombra del Vesuvio sono previsti nei prossimi anni più di 15 milioni di nuovi investimenti «per innovare la piattaforma produttiva entro la prima metà del 2020», riferisce Buonajuto.
Tutto questo per quanto riguarda il gruppo a stelle e strisce. A questi investimenti vanno poi aggiunti quelli relativi alla reindustrializzazione del sito di Teverola, sempre nel casertano, in cui Whirlpool è parte attiva nella ricerca di attori industriali. L'anno scorso è andato in porto l'insediamento di Seri Industrial, che nel frattempo è diventato socio di riferimento di Kr Energy, società quotata a Piazza Affari. La società della famiglia casertana Civitillo, che ha assorbito 72 risorse ex Indesit, dovrebbe diventare operativa nel primo trimestre del 2019.
Gli esuberi complessivi oggi ammontano a un centinaio circa e verranno gestiti attraverso gli ammortizzatori sociali (la tipologia, come cassa integrazione guadagni straordinaria o solidarietà, dovrà essere definita entro fine anno) sino alla fine del 2020, grazie all'accordo trovato con il ministero di Di Maio. «Entro tre anni tutti gli esuberi saranno azzerati», assicura il dirigente partenopeo.
Secondo indiscrezioni, Whirlpool avrebbe già trovato un'intesa con un imprenditore attivo nel settore dei prefabbricati in calcestruzzo che si insedierà a Teverola e che si è impegnato ad assorbire almeno 50 ex addetti Indesit, mentre un altro industriale avrebbe presentato una manifestazione di interesse e potrebbe assorbire le restanti 50 unità. Gli impegni complessivi ammonterebbero a oltre 15 milioni considerando anche quello di Seri (più di 5 milioni ciascuno).
«È stata firmata una scrittura privata (con l'imprenditore del calcestruzzo, ndr) si limita a dire Buonajuto e l'accordo sarà presentato ai sindacati entro fine anno. Relativamente agli investimenti non ci sono numeri precisi. Con un altro progetto complementare a quello in procinto di presentazione contiamo di azzerare gli esuberi. Non posso aggiungere altro, se non che Whirlpool presta una particolare attenzione al sociale e soprattutto al Mezzogiorno, con piani sostenibili, condivisi e da condividere con i sindacati. Il fatto che io sia meridionale ne è la prova». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino